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Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

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L‟esistenza, contratta nel tempo, assume le forme <strong>di</strong> rassegnazione vuota <strong>di</strong><br />

ogni forma <strong>di</strong> speranza. Una contrattura ovviamente naturale, ma non per<br />

questo meno dolorosa e più tollerabile.<br />

Il <strong>viaggio</strong>, in questo caso, prende la forma <strong>di</strong> <strong>un</strong>a rivincita<br />

sull‟inalterabilità della natura umana. Una forma <strong>di</strong> rivalsa presa per<br />

rime<strong>di</strong>are alla sconfitta inflitta dall‟esistenza.<br />

Il <strong>di</strong>scorso assume <strong>un</strong> volto <strong>di</strong>verso se si affronta l‟argomento in<br />

termini <strong>di</strong> necessità, ovvero <strong>di</strong> necessità <strong>di</strong> cambiamento. Un adolescente<br />

che si senta particolarmente privato delle proprie libertà decisionali e che si<br />

senta costretto dalle imposizioni delle figure autorevoli ed autoritarie – che<br />

a quell‟età sono quelle famigliari – avverte l‟impellenza <strong>di</strong> andarsene. Una<br />

vera fuga. Scappare dalle privazioni e dalle costrizioni <strong>di</strong> <strong>un</strong>a società basata<br />

su regole ferree <strong>di</strong>viene <strong>un</strong>a necessità primaria.<br />

Uno scontro <strong>di</strong> immagini e figure, <strong>di</strong> aspirazioni e repressioni genera<br />

<strong>un</strong>a crisi d‟identità in chi<strong>un</strong>que, e ancor <strong>di</strong> più in <strong>un</strong> carattere giovane non<br />

ancora forgiato dalle asperità della vita. Ecco che alla fuga si aggi<strong>un</strong>ge la<br />

ricerca personale.<br />

L‟ipotetico viaggiatore, soffocato dalle regole e dall‟annullamento<br />

personale decide, quin<strong>di</strong>, per mezzo della fuga, <strong>di</strong> mettersi in salvo. Si<br />

<strong>di</strong>rige verso ness<strong>un</strong>a meta perché <strong>un</strong> posto vale l‟altro quando ancora non<br />

ci si è costruiti <strong>un</strong> bagaglio esperienziale.<br />

Il <strong>di</strong>stacco fisico dal luogo d‟origine crea delle <strong>di</strong>sarmonie nella<br />

propria intimità poiché all‟improvviso vengono a mancare tutti i p<strong>un</strong>ti <strong>di</strong><br />

riferimento affettivi e tutte le certezze che, benché non sod<strong>di</strong>sfacessero<br />

l‟orgoglio personale, ora sono ripensate con nostalgia. L‟inquietu<strong>di</strong>ne<br />

pervade l‟animo <strong>di</strong> chi, con tanta risolutezza, aveva scelto <strong>di</strong> partire. Lo<br />

stato d‟animo del viaggiatore si identifica in quello che Usbek, partito dalla<br />

Persia per arrivare in Europa, espone nelle Lettres Persanes in <strong>un</strong>a lettera al<br />

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