Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...
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d‟<strong>un</strong> gâteau ou le parfum d‟<strong>un</strong> fleur, “l‟é<strong>di</strong>fice immense<br />
du souvenir” 51 .<br />
Il <strong>di</strong>scorso sulla concezione proustiana della memoria, anticipa quella che<br />
sarà la nostra materia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ovvero il ricordo autobiografico.<br />
Il <strong>viaggio</strong> mentale e la fantasia, perciò l‟allontanamento intellettivo<br />
dalla quoti<strong>di</strong>anità e dalla contingenza, sono stati materia <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o per<br />
numerosi filosofi che si sono impegnati <strong>di</strong> stabilire se e quanto siano nocivi<br />
o vantaggiosi per gli uomini. Tra i vari saggi che potremmo citare,<br />
troviamo schierato in prima linea Montaigne che, nel suo l<strong>un</strong>go stu<strong>di</strong>o sulla<br />
melanconia condanna la fantasia umana in quanto generatrice <strong>di</strong> mostri e<br />
chimere. Secondo il filosofo francese il sequestro personale, ovvero il<br />
rinchiudersi in <strong>un</strong> mondo <strong>di</strong> solitu<strong>di</strong>ne, non è il metodo più in<strong>di</strong>cato per<br />
riconquistarsi, cioè per riappropriarsi <strong>di</strong> sé.<br />
La solitu<strong>di</strong>ne e la vita solitaria, così come le <strong>di</strong>stingueva Petrarca 52 ,<br />
sono invece ricercate da chi ha bisogno <strong>di</strong> riappropriarsi <strong>di</strong> se stesso,<br />
ovvero <strong>di</strong> prendere coscienza <strong>di</strong> sé. Il <strong>viaggio</strong> mentale assume, in questi<br />
termini, <strong>un</strong> altro aspetto. Allontanarsi fisicamente e mentalmente da luoghi<br />
sgradevoli e dalle passioni che, tormentando l‟animo, impe<strong>di</strong>scono la pace<br />
necessaria per <strong>un</strong>a possibile presa <strong>di</strong> coscienza, costituisce per chi fugge la<br />
realtà il modo apparentemente più proficuo per portare a termine il suo<br />
progetto <strong>di</strong> auto-conoscenza. Il <strong>viaggio</strong> mentale <strong>di</strong>venta il modo per<br />
riappropriarsi della propria identità.<br />
51 A. Lagarde & L. Michard, Collection littéraire XX e siécle, Paris 1991, p. 237.<br />
52 Con il termine solitu<strong>di</strong>ne Petrarca si riferiva ad <strong>un</strong>a condotta <strong>di</strong> vita intrapresa da chi avvertiva la<br />
necessità <strong>di</strong> trovare la pace interiore, concepita come il frutto <strong>di</strong> <strong>un</strong>‟esistenza passata in completo<br />
isolamento. Ma <strong>un</strong>a vita vissuta in completa solitu<strong>di</strong>ne impe<strong>di</strong>sce l‟allontanamento dalle passioni. Il<br />
desiderio <strong>di</strong> riappropriarsi <strong>di</strong> se stessi viene esau<strong>di</strong>to soltanto se l‟uomo è completamente libero dalle sue<br />
passioni. Un giusto equilibrio, invece, è possibile solo se si trascorre <strong>un</strong>a vita solitaria, cioè <strong>un</strong>‟esistenza<br />
lontana dalla folla ma in compagnia degli amici, che garantisce la liberazione dalle passioni.<br />
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