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Diario di viaggio di un anonimo viterbese - Unitus DSpace ...

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osco molto delettevole” 85 . In basso si scorgono la valle <strong>di</strong> Besagna, dal<br />

nome del fiume che vi scorre, la contrada d‟Albarò e il contado dei Saluzzi<br />

entrambi ricchi <strong>di</strong> sontuosi palazzi.<br />

All‟entrata <strong>di</strong> Genova si vedono il porto e il molo, che però non è<br />

tenuto in sicurezza. Nella darsena possono ormeggiare più <strong>di</strong> 20 galere e<br />

altre imbarcazioni più piccole che portano <strong>un</strong>a grande quantità <strong>di</strong><br />

mercanzie, tra cui il vino. Nello stesso luogo si trova l‟arsenale che<br />

custo<strong>di</strong>sce 12 fusti <strong>di</strong> galere nuove.<br />

Le strade sono strette per via della conformazione morfologica del<br />

luogo, mentre i palazzi sono alti per poter ospitare tutti i residenti che si<br />

aggirano attorno alle 120.000 <strong>un</strong>ità. Il nostro viaggiatore menziona il<br />

duomo, chiesa non molto grande <strong>di</strong>visa in tre navate e nella quale si<br />

possono ammirare la cappella illuminata da lampade d‟argento che<br />

conserva parte delle ceneri <strong>di</strong> San Giovanni Battista. In San Francesco si<br />

trova la cappella de duca Grimal<strong>di</strong>. Vi sono poi quella <strong>di</strong> San Domenico e<br />

quella dei Sacchi, progettata sulla falsa riga della basilica <strong>di</strong> San Pietro.<br />

In tutta Genova non ci sono molti e<strong>di</strong>fici pubblici, e i pochi che vi si<br />

trovano brillano più per como<strong>di</strong>tà che per magnificenza. Il viaggiatore<br />

visita, com<strong>un</strong>que, il Palazzo della Signoria, il palazzo <strong>di</strong> Carlo d‟Oria, due<br />

palazzi dei Pallavicini, quello del signor Agostino Pallavicino, dei quali<br />

non aggi<strong>un</strong>ge molte considerazioni che non siano apprezzamenti sulle<br />

facciate marmoree <strong>di</strong> vari colori. “La città è ben fortificata per arte, ma <strong>di</strong><br />

sito esposto in molti luoghi a batteria. Tengono continuamente <strong>un</strong>a guar<strong>di</strong>a<br />

<strong>di</strong> 800 tedeschi e 300 svizzeri che stanno continuamente alle porte della<br />

città del palazzo, all‟arsenale e la notte nelle loro sentinelle et à lor corpo <strong>di</strong><br />

guar<strong>di</strong>a. Et in vero è bella gente et è la più bella guar<strong>di</strong>a d‟Italia”.<br />

85 Ivi, p. 19<br />

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