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produzione di energia elettrica con sistemi a celle ... - Il Saturatore

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2. STATO DELL’ARTE DELLE TECNOLOGIE DELLE CELLE<br />

FOTOVOLTAICHE<br />

<strong>Il</strong> mercato dei moduli fotovoltaici commerciali è in gran parte costituito da moduli in<br />

silicio cristallino (nelle due varianti mono e poli); il rimanente, valutabile in circa il 40% è<br />

coperto invece dalla tecnologia amorfa. Di questa percentuale più della metà è però<br />

de<strong>di</strong>cata alle microapplicazioni del fotovoltaico che spesso solo l’amorfo può coprire per<br />

via della facilità <strong>con</strong> cui sì ries<strong>con</strong>o a costruire <strong>celle</strong> <strong>di</strong> bassissima potenza e peso<br />

estremamente <strong>con</strong>tenuto tipiche dell’alimentazione <strong>di</strong> calcolatrici, orologi, gadget solari.<br />

Al <strong>di</strong> là dei numeri <strong>di</strong> mercato, quanto verrà esposto nel seguito permetterà in modo<br />

molto semplice <strong>di</strong> capire su quale tecnologia <strong>con</strong>centrare l’attenzione per scegliere il<br />

modulo fotovoltaico che meglio si adatta alla specificità del caso<br />

2.1. Tecnologia costruttiva dei moduli fotovoltaici<br />

Si è già fatto osservare che le <strong>celle</strong> <strong>di</strong> silicio cristallino sono <strong>di</strong> fatto delle fettine <strong>di</strong><br />

semi<strong>con</strong>duttore opportunamente drogato <strong>con</strong> spessore <strong>di</strong> qualche centinaio <strong>di</strong> micron e<br />

<strong>di</strong>mensioni quadrate <strong>di</strong> poco più <strong>di</strong> 10 cm <strong>di</strong> lato. Risulta evidente che l’assemblaggio <strong>di</strong><br />

più <strong>celle</strong> una a fianco all’altra <strong>con</strong> i relativi collegamenti elettrici fino a formare il modulo<br />

fotovoltaico, non può che avvenire posando le <strong>celle</strong> su un supporto rigido (il vetro<br />

anteriore) a causa della fragilità dei sottili cristalli impiegati i quali, lo ricor<strong>di</strong>amo, no<br />

sono in grado <strong>di</strong> assorbire sforzi meccanici o deformazioni senza danni.<br />

Le <strong>celle</strong> fotovoltaiche a film sottile (amorfo, CIS, CdTe) sono, invece, formate per<br />

deposizione <strong>di</strong> una miscela <strong>di</strong> gas: possono così essere utilizzati <strong>di</strong>fferenti tipi <strong>di</strong> supporti<br />

(detti substrati), sia per formare moduli rigi<strong>di</strong> che moduli flessibili ( per esempio<br />

utilizzando un substrato polimerico, arrivando a realizzare prodotti leggeri e deformabili,<br />

utili specialmente per l’alimentazione <strong>di</strong> carichi mobili (carica batteria per servizi elettrici<br />

su caravan, barche, roulotte).<br />

Pur <strong>con</strong> qualche variante, i moduli fotovoltaici cristallini attualmente <strong>di</strong>sponibili sul<br />

mercato possono essere ri<strong>con</strong>dotti a questo schema base (1). Dalla figura si può notare<br />

che anteriormente vi è sempre un vetro temprato <strong>di</strong> circa 4 mm <strong>di</strong> spessore che assolve<br />

l’ovvia funzione <strong>di</strong> permettere il passaggio della luce e proteggere la parte attiva. Non ci<br />

si lasci ingannare dalla presenza del vetro per ritenere il modulo fotovoltaico un oggetto<br />

delicato:le caratteristiche meccaniche del vetro superiore devono essere tali da<br />

assicurarne la calpestabilità, reggendo il peso <strong>di</strong> una persona senza deformazioni<br />

apprezzabili. Devono inoltre essere in grado <strong>di</strong> resistere a <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni meteorologiche<br />

particolarmente severe rappresentate anche dagli urti in seguito alla caduta <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ne <strong>di</strong><br />

grosse <strong>di</strong>mensioni.<br />

La trasmittanza del vetro anteriore, cioè la sua capacità <strong>di</strong> essere attraversato dalla luce<br />

solare, è molto superiore a quella offerta dai normali vetri in commercio, in modo da<br />

non pregiu<strong>di</strong>care il ren<strong>di</strong>mento complessivo del modulo: per raggiungere il risultato, i<br />

costruttori ricorrono a particolari composizioni <strong>con</strong> basso <strong>con</strong>tenuto <strong>di</strong> ferro.<br />

Tra il vetro e le <strong>celle</strong> fotovoltaiche viene interposto un sottile strato <strong>di</strong> vinilacetato <strong>di</strong><br />

etilene (EVA) trasparente che <strong>con</strong>tiene ad<strong>di</strong>tivi che ne ritardano l’ingiallimento dovuto<br />

Walter Morgano Tesi <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca

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