produzione di energia elettrica con sistemi a celle ... - Il Saturatore
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gli impianti fotovoltaici<br />
E‘ possibile gestire facilmente il regolatore <strong>di</strong> carica <strong>con</strong> un regolatore a due punti:<br />
quando la tensione massima <strong>di</strong> carica viene superata si interrompe subito il flusso <strong>di</strong><br />
corrente <strong>di</strong> carica. Se si supera invece la soglia inferiore <strong>di</strong> scarica massima, il flusso <strong>di</strong><br />
corrente viene riattivato. All’aumentare dello stato <strong>di</strong> carica, gli impulsi della corrente<br />
<strong>di</strong>ventano sempre più brevi e gli intervalli sempre più lunghi.<br />
L’immagazzinamento dell’<strong>energia</strong> <strong>elettrica</strong> prodotta <strong>con</strong> il fotovoltaico viene<br />
effettuato per mezzo <strong>di</strong> elementi <strong>di</strong> accumulo chimici adeguati all’uopo (batterie). Si<br />
<strong>di</strong>stingue tra elementi primari ed elementi se<strong>con</strong>dari.<br />
Gli elementi primari non sono ricaricabili. Nei <strong>sistemi</strong> fotovoltaici questo tipo <strong>di</strong><br />
elementi hanno importanza relativa. Gli elementi se<strong>con</strong>dari, invece, sono ricaricabili e<br />
vengono definiti anche accumulatori. Sono essenziali negli impianti a isola per<br />
l’accumulo dell’<strong>energia</strong>. <strong>Il</strong> ciclo <strong>di</strong> vita che una batteria può raggiungere <strong>di</strong>pende<br />
fortemente dalle <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> funzionamento.<br />
La normativa (DIN 43539) decreta la fine della vita <strong>di</strong> una batteria quando da questa<br />
si può assorbire solo l‘80% della sua capacità nominale. <strong>Il</strong> ciclo <strong>di</strong> vita presunto può<br />
essere stimato dal numero in<strong>di</strong>cato <strong>di</strong> cicli completi <strong>di</strong> carica e scarica per la batteria<br />
in questione. Un ciclo completo è l’assorbimento dell’intera capacità nominale <strong>con</strong><br />
successiva ricarica completa. Una batteria che abbia per esempio un numero <strong>di</strong> cicli<br />
completi uguale a 365 ha una durata, <strong>con</strong> un processo <strong>di</strong> carica e scarica completo al<br />
giorno, <strong>di</strong> circa un anno.<br />
Se la batteria non viene mai scaricata fino in fondo, la sua durata aumenta. Esistono<br />
<strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> accumulatori che a se<strong>con</strong>da della loro costituzione hanno caratteristiche<br />
specifiche <strong>di</strong>verse.<br />
La batteria al piombo è lo standard normalmente utilizzato. Ha un rapporto qualità<br />
prezzo relativamente buono, ne esistono <strong>di</strong>versi tipi e viene prodotta in gran<strong>di</strong><br />
numeri e capacità, e per questo viene scelta nella maggior parte degli impianti,<br />
soprattutto se <strong>di</strong> piccola taglia (fino a circa 200 W p).<br />
Al <strong>con</strong>trario delle batterie per automobili gli accumulatori al piombo per applicazioni<br />
fotovoltaiche sono state costantemente mo<strong>di</strong>ficate per poter rispondere in maniera<br />
ottimale ai requisiti relativi a questo tipo <strong>di</strong> impiego (migliore stabilità dei cicli e<br />
minore autocorrosione portano a un maggiore durata). Le batterie al nickel-cadmio,<br />
al nickel e le OPzS sono invece molto più <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>ose <strong>di</strong> quelle al piombo e vengono<br />
impiegate solo in casi particolari.<br />
Walter Morgano Tesi <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca 65