produzione di energia elettrica con sistemi a celle ... - Il Saturatore
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gli impianti fotovoltaici<br />
Nella <strong>produzione</strong> industriale il grado <strong>di</strong> efficienza maggiore viene raggiunto dalle<br />
<strong>celle</strong> solari monocristalline (14-17%), che hanno un aspetto omogeneo dal blu scuro<br />
fino al nero. Per la <strong>produzione</strong> <strong>di</strong> queste <strong>celle</strong> si estrae dal silicio fuso se<strong>con</strong>do il<br />
metodo Czochralski un blocco cilindrico formato da un unico cristallo che viene<br />
tagliato in lunghezza su quattro lati in modo che le sottili fette successivamente<br />
tagliate (i cosiddetti wafer) abbiano una forma approssimativamente quadrata<br />
(<strong>di</strong>mensioni tipiche circa 10 x 10 cm).<br />
Questo formato rende possibile una maggiore compattazione delle <strong>celle</strong> all’interno<br />
del modulo, ma implica anche un grande impiego <strong>di</strong> tempo ed <strong>energia</strong> per il<br />
proce<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> taglio e soprattutto un alto volume <strong>di</strong> sfrido del silicio, materiale<br />
prezioso e ad alto livello <strong>di</strong> purezza. Le <strong>celle</strong> solari policristalline raggiungono un grado<br />
<strong>di</strong> efficienza tra il 12 e il 14% circa e sono <strong>di</strong> colore blu me<strong>di</strong>o-scuro mentre i <strong>di</strong>versi<br />
cristalli all’interno <strong>di</strong> una cella rimangono ri<strong>con</strong>oscibili perché <strong>di</strong> <strong>di</strong>verso colore. I<br />
wafer quadrati vengono tagliati da blocchi policristallini <strong>di</strong> silicio ottenuti per fusione<br />
in stampi e hanno <strong>di</strong>mensione fino a circa 30 x 30 cm. Anche questo metodo <strong>di</strong><br />
<strong>produzione</strong> implica un certo sfrido.<br />
Le <strong>celle</strong> solari prodotte <strong>con</strong> il cosiddetto processo EFG (edge-defined film-fed<br />
growth,) sono anch’esse <strong>di</strong> silicio policristallino e hanno un grado <strong>di</strong> efficienza <strong>di</strong><br />
circa 13-15%; queste <strong>celle</strong> solari hanno un colore blu omogeneo. Con il processo<br />
EFG si produce un tubo <strong>di</strong> sezione ottagonale (ma cavo all’interno) dal silicio fuso, il<br />
cui lato è <strong>di</strong> circa 10 cm e la cui lunghezza può arrivare fino a 5 metri, mentre le facce<br />
del parallelepipedo sono già dello spessore finale delle <strong>celle</strong>. <strong>Il</strong> profilo ottagonale<br />
viene tagliato <strong>con</strong> un laser in wafer <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni 10 x 10 cm oppure 10 x 15 cm. <strong>Il</strong><br />
vantaggio rispetto al sistema <strong>di</strong> fusione in stampi <strong>con</strong>siste nel risparmio <strong>di</strong> materiale<br />
che questo proce<strong>di</strong>mento permette.<br />
Con la tecnologia a film sottile si possono produrre <strong>celle</strong> solari <strong>di</strong> spessore <strong>di</strong> pochi<br />
micrometri evitando così la <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>osa <strong>produzione</strong> <strong>di</strong> wafer. <strong>Il</strong> materiale<br />
semi<strong>con</strong>duttore viene fissato su gran<strong>di</strong> superfici <strong>di</strong> un altro materiale <strong>di</strong> supporto (<strong>di</strong><br />
norma vetro). I vantaggi <strong>di</strong> questa tecnologia risiedono nel risparmio <strong>di</strong> materiale,<br />
nella semplicità del drogaggio e nella possibilità <strong>di</strong> produrre elementi <strong>di</strong> ampia<br />
superficie dall’aspetto omogeneo. <strong>Il</strong> materiale attualmente più utilizzato per le <strong>celle</strong> a<br />
film sottile è il silicio amorfo (a-Si), che non ha alcuna struttura cristallina, ma è<br />
composto da atomi <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>nati. Le <strong>celle</strong> <strong>di</strong> silicio amorfo prodotte industrialmente<br />
raggiungono un grado <strong>di</strong> efficienza intorno al 6-7%. I moduli FV hanno un aspetto<br />
che va dal rosso al marrone scuro e possono essere opachi (non lasciano passare la<br />
luce) ma anche in versione semitrasparente.<br />
Dalla fine degli anni 90 sono <strong>di</strong>sponibili sul mercato anche moduli a film sottile <strong>con</strong><br />
<strong>celle</strong> solari <strong>di</strong> rame-in<strong>di</strong>o-<strong>di</strong>selenide (CIS). Queste <strong>celle</strong> dal colore marrone scuro fino<br />
al nero hanno un grado <strong>di</strong> efficienza intorno al 10-11%. Un altro materiale adatto alla<br />
<strong>produzione</strong> <strong>di</strong> <strong>celle</strong> a film sottile è il telloruro <strong>di</strong> cadmio (CdTe).<br />
In Giappone da qualche anno esiste una <strong>produzione</strong> <strong>di</strong> <strong>celle</strong> solari <strong>di</strong> CdTe per<br />
applicazioni in piccole apparecchiature. Sono da poco iniziate produzioni pilota <strong>di</strong><br />
<strong>di</strong>mensioni industriali, anche se il grado <strong>di</strong> efficienza rimarrà intorno all’8-9%. Oltre<br />
ai tipi <strong>di</strong> <strong>celle</strong> finora elencati ne esistono altre per applicazioni particolari, come per<br />
esempio l’uso spaziale. Lo sforzo <strong>di</strong> numerosi istituti e laboratori <strong>di</strong> ricerca in tutto il<br />
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Walter Morgano Tesi <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca