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produzione di energia elettrica con sistemi a celle ... - Il Saturatore

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sistema <strong>di</strong> accumulo dell’<strong>energia</strong><br />

PWM (Pulse Width Modulation)<br />

Le ragioni che hanno comportato l’introduzione dei regolatori PWM sono le stesse <strong>di</strong><br />

quelle viste per la regolazione a gra<strong>di</strong>ni, ossia il progressivo abbassamento della corrente<br />

in prossimità della massima carica al fine <strong>di</strong> ottimizzare il processo d carica della batteria.<br />

La regolazione della corrente è in questo caso ottenuta per mezzo <strong>di</strong> un treno <strong>di</strong> impulsi<br />

la cui durata <strong>di</strong>pende dal valore me<strong>di</strong>o desiderato verso la batteria. Analogamente a<br />

quanto visto per i regolatori MPPT, in questo tipo <strong>di</strong> regolatori si fa uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong><br />

commutazione a semi<strong>con</strong>duttori al posto dei <strong>con</strong>tattori elettromeccanici.<br />

88<br />

Fig. 50 - Accoppiamento generatore,batteria: esempi <strong>con</strong> 27, 30, 36 <strong>celle</strong> fotovoltaiche<br />

Da un punto <strong>di</strong> vista progettuale, a meno che non si ricorra a regolatori MPPT, la<br />

<strong>con</strong><strong>di</strong>zione in<strong>di</strong>spensabile per un funzionamento ottimale è l’ottenimento <strong>di</strong> un buon<br />

accoppiamento generatore-batteria.<br />

Un esempio specifico raccolto nella figura 50 a,b,c) mostra la caratteristica I-V <strong>di</strong> un<br />

sistema fotovoltaico formato accoppiando una batteria a 24 V <strong>con</strong> un generatore<br />

costituito da due moduli in serie da 27 (a), 30 (b), 36 (c) <strong>celle</strong>. Si osserva che, nel caso a),<br />

un aumento della temperatura ambiente (curva 2-3) sortirebbe l’effetto <strong>di</strong> attenuare<br />

notevolmente l’effetto <strong>di</strong> carica; nel caso c), essendo l’intervallo <strong>di</strong> carica della batteria<br />

alla sinistra del ginocchio della caratteristica I-V non c’è influenza della temperatura ma<br />

si perde <strong>di</strong> fatto l’effetto dell’autoregolazione che attenua la corrente <strong>di</strong> carica.<br />

La soluzione ottimale per un sistema a 24 V autoregolante sarebbe quin<strong>di</strong> l’uso <strong>di</strong><br />

moduli <strong>con</strong> 30 <strong>celle</strong>.<br />

Le possibilità offerte dai regolatori elettronici a microprocessori hanno <strong>con</strong>sentito lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> nuove logiche <strong>di</strong> gestione della ricarica delle batterie. Un esempio, viene dai<br />

regolatori a tre sta<strong>di</strong>. <strong>Il</strong> funzionamento <strong>di</strong> questi <strong>di</strong>spositivi si basa sul fatto che in una<br />

batteria poco carica gli elettro<strong>di</strong> sono stati comunque soggetti, anche se solo<br />

parzialmente, ad un processo <strong>di</strong> solfatazione, <strong>con</strong>sistente nella formazione <strong>di</strong> uno strato<br />

<strong>di</strong> ossido che non <strong>con</strong>sente il raggiungimento della piena carica delle piastre.<br />

Questo fenomeno si manifesta <strong>con</strong> un incremento della resistenza equivalente in serie<br />

all’accumulatore che, in tal modo, presenta una tensione significativamente inferiore a<br />

quella fornita dal regolatore.<br />

I regolatori caricabatterie a tre sta<strong>di</strong> cercano <strong>di</strong> ovviare a questo in<strong>con</strong>veniente operando<br />

Walter Morgano Tesi <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca

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