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produzione di energia elettrica con sistemi a celle ... - Il Saturatore

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gli impianti fotovoltaici<br />

3.20. Collegamento <strong>di</strong> un generatore FV <strong>con</strong> un utilizzatore funzionante in<br />

corrente <strong>con</strong>tinua<br />

Nel presente paragrafo si analizzano le problematiche <strong>di</strong> <strong>con</strong>nessione del generatore<br />

ad un apparecchio utilizzatore, in grado <strong>di</strong> funzionare <strong>con</strong> tale forma <strong>di</strong> corrente (per<br />

esempio lampada ad incandescenza, motore elettrico in corrente <strong>con</strong>tinua, ecc.).<br />

Nella figura 24 si rappresentano <strong>di</strong>fferenti caratteristiche <strong>di</strong> un generatore<br />

fotovoltaico, rilevate in <strong>di</strong>verse <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> irraggiamento ma a temperatura<br />

costante, sovrapposte a quella <strong>di</strong> un carico resistivo a resistenza fissa.<br />

50<br />

Fig.24 - Caratteristiche I-V del generatore collegato a un carico resistivo<br />

Essendo <strong>di</strong> volta in volta il punto <strong>di</strong> lavoro determinabile dalla intersezione fra<br />

caratteristica del generatore e quella del carico, risulta evidente come l’accoppiamento<br />

fra generatore e carico fisso possa comportare una parziale utilizzazione delle<br />

potenzialità offerte dal generatore.<br />

Nella figura 24, ad esempio, il carico resistivo è ottimizzato per estrarre la massima<br />

potenza quando l’irraggiamento è <strong>di</strong> 500 W/m 2 e la temperatura <strong>di</strong> 25 °C; quando<br />

però l’irraggiamento è dell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 1.000 W/m 2 il generatore eroga una potenza<br />

decisamente minore <strong>di</strong> quella massima, mentre a 100 W/m 2 il generatore funziona<br />

quasi in corto circuito.<br />

A ciò si aggiunge che una variazione <strong>di</strong> temperatura, rispetto ai 25 °C prima<br />

ipotizzati, comporta la mo<strong>di</strong>fica della Caratteristica del generatore, pertanto il punto<br />

<strong>di</strong> lavoro nella nuova <strong>con</strong><strong>di</strong>zione non è più quello ottimale.<br />

Si può <strong>con</strong>cludere che un carico resistivo potrà essere ottimale per una sola<br />

<strong>con</strong><strong>di</strong>zione <strong>di</strong> irraggiamento e per una sola temperatura. Si deve <strong>con</strong>siderare inoltre<br />

che un apparecchio utilizzatore è in genere <strong>di</strong>mensionato per un funzionamento a<br />

tensione pressoché costante; dalla figura 24 si nota invece che l’apparecchio resistivo<br />

passa da una tensione <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> 3,6 V (irraggiamento <strong>di</strong> 100 W/m 2 ) ad una<br />

tensione <strong>di</strong> circa 17,8 V (irraggiamento <strong>di</strong> 1.000 W/m 2 ); tale escursione <strong>di</strong> tensione è<br />

assolutamente inaccettabile per l’utilizzatore. I problemi suddetti possono essere in<br />

buona misura risolti collegando in parallelo al generatore fotovoltaico un<br />

accumulatore elettrochimico (batteria). Nella figura seguente si rappresenta lo schema<br />

Walter Morgano Tesi <strong>di</strong> Dottorato <strong>di</strong> Ricerca

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