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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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102 QUADERNO ARSIA 5/2004Filtro a rete autopulenteImpianto di desalinizzazione (osmosi inversa)in una serra olandesebasso costo di impianto e di esercizio e una più chesoddisfacente capacità di eliminare i principali agentifitopatogeni (ad esempio, Phytophthora spp.,Pythium spp.), senza apportare sostanziali modificheai parametri della soluzione (pH, composizionedegli elementi nutritivi, conducibilità elettrica). Gliinconvenienti sono legati principalmente ai ridottivolumi di filtrazione consentiti, considerando chele portate orarie dei filtri sono intorno a 100-300litri per m 2 di superficie filtrante. L’efficacia filtrantedi materiali alternativi (lana di roccia, perlite,schiuma) è in fase di studio per verificarne futureapplicazioni pratiche.Una trattazione più estesa della filtrazione lentaè riportata <strong>nel</strong> Capitolo 21.DesalinizzazionePoiché le fonti di approvvigionamento idricodiventano sempre più critiche, in alcuni casi vi è lanecessità di impiegare a uso irriguo anche <strong>delle</strong>acque salate. Senza arrivare all’attingimento diacqua di mare, come in alcuni centri ortoflorovivaistici(ad esempio, <strong>nel</strong>la zona di Almeria, in Spagna),possono essere impiegate acque reflue diprocessi industriali oppure di pozzi contaminatidalle infiltrazioni di acqua marina.Le tecniche utilizzate per i processi di dissalazionesono numerose e sono basate su principidiversi che possiamo così classificare:1. tecniche che sfruttano l’evaporazione dell’acqua(multipli effetti, evaporazione solare, termocompressione,espansioni multiple);2. tecniche che sfruttano il congelamento (processoper congelamento diretto);3. tecniche basate sull’impiego di membrane permeabiliai sali (elettrodialisi);4. tecniche basate sull’impiego di resine scambiatricidi ioni (scambio ionico);5. tecniche basate sull’impiego di membranesemipermeabili (osmosi inversa);Gli impianti impiegati per usi agricoli sono basatiessenzialmente sulle due ultime tecniche.Per il trattamento di volumi non troppo elevatidi acqua (alimentazione di fog o cooling system,nebulizzazioni ecc.) possono essere impiegati apparecchicon scambiatori a resine che dalla demineralizzazionedi acque dure posso spingersi finoalla desalinizzazione <strong>delle</strong> acque salate. In pratical’acqua viene fatta passare prima attraverso un lettodi resina cationica che ha elevata attività di scambiocon i cationi e che si rigenera con acido cloridrico(HCI); successivamente su un letto di resina anionicache ha elevata attività di scambio con gli anionie che si rigenera con soda (NaOH). Dopo i duepassaggi abbiamo un’acqua con un contenuto disali relativamente modesto, in base al grado a cui èstato spinto il processo.Invece, per il trattamento di grandi volumi diacqua viene impiegata la tecnologia dell’osmosiinversa, arrivata sul mercato in tempi abbastanzarecenti, ma che si è affermata rapidamente e si èimposta grazie alle sue caratteristiche di versatilità,di eccellenza di prestazioni e di semplicità d’uso.Per spiegare questo processo dobbiamo ricordareche quando due soluzioni a diversa concentrazionevengono poste a contatto attraverso unamembrana semipermeabile (cioè permeabile al solventee non al soluto) si ha spontaneamente unpassaggio di acqua dalla soluzione più diluita aquella più concentrata. Si definisce pressione

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