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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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60 QUADERNO ARSIA 5/2004Tab. 1 - Valori indicativi del peso specifico (kg/L) apparente di alcuni materiali di largo impiego<strong>nel</strong>la preparazione dei substratiCorteccia di pino Lana di roccia Perlite Pomice Sabbia Torba0,15 - 0,18 0,10 - 0,20 0,09 - 0,20 0,65 - 0,90 1,5 - 1,6 0,07 - 0,40Fonte: Autori diversi.La tensione matriciale influenza la posizione<strong>delle</strong> particelle, perché essa è innescata da fenomenidi capillarità con la conseguente formazione dimenischi acqua-aria fra le particelle stesse. I menischisono caratterizzati dalla loro curvatura e quindidalla loro tensione superficiale, che può instaurarsisolamente se le particelle su cui il menisco siappoggia sono in grado di esplicare la reazionenecessaria all’equilibrio della tensione del menisco.Sotto tali azioni, le particelle di materiale sonoattratte le une verso le altre tanto più fortementequanto maggiore è la tensione del menisco, ovveroquanto minore è il contenuto d’umidità delmateriale. Il substrato deformabile quando si prosciugacontrae, perciò, il proprio volume poiché leparticelle sono libere di muoversi relativamente.La granulometriaLa determinazione della granulometria di unmateriale, o, più propriamente, la curva di distribuzionegranulometrica, consente di caratterizzarela composizione dello stesso rispetto alle dimensioni<strong>delle</strong> particelle costituenti. Tale descrizionerisulta molto utile nei confronti di uno studio analiticodell’influenza dei materiali rispetto ad alcuneproprietà fisico-idrologiche, quali, ad esempio, ilPSA e la curva di ritenzione idrica; inoltre permettela riproducibilità in tempi successivi, semprerispetto alle dimensioni <strong>delle</strong> particelle, di qualsiasimiscela composta da più materiali.I materiali utilizzati per la preparazione deisubstrati di coltura si possono classificare sotto duegrandi categorie, organica e minerale, a loro voltasuddivisibili in naturali e artificiali. In ciascuna diqueste classi troviamo dei materiali con le piùdisparate forme geometriche, da quella sfericorotondeggiantea quella fibrosa. Le dimensioniminime <strong>delle</strong> particelle, comunque, difficilmentescendono al di sotto del decimo di millimetro, adeccezione di alcuni materiali minerali artificiali,quali le sabbie fini o le fibre di lana di roccia, lequali però sono molto lunghe. Questo fatto consentedi analizzare la distribuzione granulometricatramite vagliatura a secco applicando le normalimetodologie della geotecnica. Per la determinazionedella granulometria <strong>delle</strong> particelle più piccole siricorre alla sedimentazione, tramite degli appositiapparecchi (levigatori).La porositàLa porosità (P) totale indica, per un determinatovolume di substrato, il volume degli spazi vuotied è definita come la differenza fra l’unità e il volumetotale occupato dalla materia solida, ed è fornitadall’equazione:P = 1 – (DA / DR) Eq. 1dove DA indica la densità apparente, DR quellareale del materiale.DA è facilmente calcolabile, a differenza diDR. Fortunatamente si può approfittare del fattoche i solidi minerali varino la loro densità reale <strong>nel</strong>campo abbastanza ristretto di 2,3 ÷ 3,0 g/cm 3 convalore medio pari a 2,65, mentre i materiali organicipresentano un valore attorno a 1,65 g/cm 3 .Per cui, avendo preventivamente calcolato il contenutopercentuale di materia organica (SO) eceneri (C) presente <strong>nel</strong>la miscela, si può porre:DR = 100 / [(SO)/1,65 + (C)/2,65)] Eq. 2La determinazione del contenuto di materiaorganica si effettua normalmente prelevando uncampione di substrato e ponendolo in stufa a450°C per 16 ore e facendolo poi raffreddare in unessiccatore [Metodo standard ISHS 1 ].Per ovviare alla necessità di disporre di unastufa in grado di raggiungere tali temperature e peraccelerare la misurazione, è stato messo a punto unmetodo rapido di durata inferiore all’ora (Gabriels,1993). Esso consiste <strong>nel</strong> prelevare un piccolo campione(alcuni grammi; peso P1) di materiale essiccatoin forno a microonde per 10 minuti, e incenerirliin un crogiuolo di peso P2 riscaldato da unbecco Bunsen per 24 minuti, raffreddare e pesare(peso P3). Risulta così individuata la percentuale dimateria organica e di ceneri su base secca, pari a:SO (%) = 100 • [P1(P3 - P2)] / P1 Eq. 3C (%) = 100 • (P3 - P2 ) / P1 Eq. 4

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