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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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122 QUADERNO ARSIA 5/2004una scheda integra il segnale proveniente da uncontalitri a impulso e i valori letti dalle sonde.Le piccole modifiche <strong>nel</strong> flusso vengono intercettatedal flussometro che corregge in temporeale il tasso di dosaggio <strong>delle</strong> pompe: se il pHe la EC non sono quelli pre-impostati, il sistemainterviene nuovamente.Recentemente sono state messe a punto <strong>delle</strong>schede elettroniche capaci di memorizzare le portatedi ciascun settore e quindi gestire direttamente allapartenza del singolo settore la velocità di pompaggiopiù adeguata per raggiungere il più velocemente possibileun valore stabile di pH o EC prestabilito.Altro accorgimento interessante, applicabilesolo su certe pompe a pistone, è quello di variare,oltre alla velocità, anche il volume d’iniezionemediante una modifica elettronica del volumedella camera di aspirazione del pistone. In questomodo si può mantenere più o meno costante lavelocità di battute, prerogativa per un’elevatauniformità di miscelazione, cambiando invece ilvolume di stock erogato per la singola iniezione.Fertirrigatori computerizzatiSono fertirrigatori studiati per poter prepararesoluzioni nutritive con caratteristiche chimiche differentiper ogni settore irriguo. Il loro costo puòsuperare anche i 20-25 mila euro, ma appaiono insostituibili<strong>nel</strong> caso di grandi aziende dove si praticanocolture diverse. I vantaggi relativi ai fertirrigatoridi questo tipo sono:1. possibilità di gestire contemporaneamente l’irrigazionee la fertilizzazione di colture differenti;2. maggiore uniformità e precisione <strong>nel</strong>la preparazionedella soluzione nutritiva;3. possibilità di variare il pH e la EC durante lagiornata;4. possibilità di utilizzare diversi tipi di acqua(piovana, di falda, di drenaggio ecc.), anchemiscelate in base a un preciso programma (ECprestabilita);5. gestione della frequenza e della durata dell’interventoirriguo su base temporale o sullastima, realizzata in vario modo (solarimetro,vasca evaporimetrica, tensiometro ecc.), dell’evapotraspirazionedella coltura.6. possibilità di registrare i dati relativi ai consumiidrici, alla traspirazione della coltura e a volumi<strong>delle</strong> soluzioni di drenaggio; queste informazionisono fondamentali per modificare i regimi difertirrigazione <strong>nel</strong>l’ottica di una maggiore efficienzad’uso dell’acqua e dei fertilizzanti.Schematicamente in un fertirrigatore computerizzatosi possono riconoscere i seguenti componenti:1. Dispositivi di dosaggio. Nella maggioranza deifertirrigatori, si utilizzano dei comuni tubi diVenturi, dotati di flussimetri elettronici e co<strong>nel</strong>ettrovalvole di precisione per il controllo delflusso di soluzione stock da iniettare. Questosistema è preferito alle normali pompe dosatrici,per la semplicità <strong>nel</strong>la variazione della percentualedi stock da aggiungere e per la ridottissimamanutenzione che presentano. Per poter gestiresettori con ricette nutritive differenti, di solitoqueste macchine lavorano con stock monosalini;ciò permette, nei grandi complessi serricoli ovivaistici, l’acquisto da ditte esterne di soluzionistock monosaline già pronte all’uso, le qualisono consegnate direttamente in azienda medianteautobotti, in modo da semplificare la preparazione<strong>delle</strong> soluzioni nutritive e aumentarela sicurezza per gli operatori.2. Gruppo di miscelazione. Normalmente quasi tuttii costruttori adottano la miscelazione del tipo “avaso aperto” (anche se più costosa), sia per lasemplicità costruttiva, sia per le maggiori garanziedi uniformità e corretta neutralizzazione deibicarbonati che questa soluzione fornisce rispettoall’iniezione in linea. In pratica, si ha un contenitore<strong>delle</strong> dimensioni di 100-300 litri dovecontinuamente entra acqua (tramite una valvolacomandata da un galleggiante) e soluzionistock; una pompa di adeguata potenza rimescolala soluzione e la rilancia <strong>nel</strong>l’impianto irriguo;3. Sensori di controllo. Solitamente, il sistema presentadoppi sensori di pH ed EC, in modo daridurre la percentuale di errore dovuta a unerroneo funzionamento di questi, e anche deicontalitri elettronici in uscita. Inoltre, quasitutti i modelli sono predisposti anche per il collegamentocon altri sensori quali:• solarimetro per il controllo della frequenzairrigua;• sonda di EC e di pH della soluzione drenataed eventualmente del substrato (<strong>nel</strong>le colturefuori suolo);• tensiometri per il controllo dell’umidità radicalerichiesta.4. Software di gestione. È questo un componentemolto importante. Oltre al semplice controllo<strong>delle</strong> caratteristiche chimiche della soluzionepreparata per ogni settore irriguo, il softwaredeve verificare il corretto funzionamento dell’interosistema e fornire un ausilio agli operatori.

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