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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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256 QUADERNO ARSIA 5/2004particolare in premessa vengono definiti gli aspettigenerali relativi alla Buona Pratica Agricola per ciascuna<strong>delle</strong> fasi di seguito dettagliate.a) Aspetti di natura agronomica• La scelta del terreno: si tiene conto del limitedella vocazionalità di un terreno, che per unadeterminata coltura deve essere dato sia dallaconvenienza economica alla sua coltivazione siadal rispetto dei principi che consentono la salvaguardiae il mantenimento dell’ambientenaturale, evitando quelle coltivazioni che nonrisultano idonee a uno specifico tipo di terreno.• Successioni colturali: sono stati posti dei limiti aitempi di ritorno di alcune colture sullo stessoappezzamento di terreno, in modo da nonvanificare i vantaggi agronomici derivanti dauna successione <strong>delle</strong> specie agrarie sufficientementearticolata <strong>nel</strong> tempo e <strong>nel</strong>lo spazio.• Scelta della varietà: è fatto obbligo di non utilizzaremateriali provenienti da OrganismiGeneticamente Modificati (OGM).• Fertilizzazione: le decisioni vengono prese inrelazione alle specifiche condizioni pedologiche,colturali e aziendali. I livelli di unità fertilizzanti(in kg/ha) da apportare alle singolecolture sono stati individuati sulla base degliassorbimenti unitari in macronutrienti, tenendoconto della prevalente dottrina in materia.Sulla base di tali valori sperimentali sono stateindividuate le esigenze nutritive di ciascuna colturain rapporto alle rese tradizionalmente conseguibiliin Toscana e al livello medio di fertilitàdei terreni regionali. Relativamente alla concimazioneorganica, per quanto riguarda letame,compost e sovesci non si considera l’apportodegli elementi nutritivi ai fini della determinazionedei limiti massimi consentiti, in quanto laloro funzione è in massima parte ammendantee il tipo di sostanza organica è a lenta umificazione,per cui l’effetto nutritivo è limitato. Èaltresì consentito l’impiego di reflui provenientida impianti di trasformazione e depurazione,secondo la normativa vigente in materia.• Irrigazione: l’utilizzazione dell’acqua è effettuatain relazione all’idoneità all’uso irriguo, <strong>nel</strong>rispetto dei principi che consentono la salvaguardiae il mantenimento dell’ambiente naturale,al fine di limitare lo spreco di acqua per l’irrigazionee preservare l’integrità di tale risorsa,sia proveniente da falda che da corso d’acqua.b) Difesa <strong>delle</strong> coltureLe norme tecniche per la definizione della normalebuona pratica agricola fanno riferimento aiprincipi ispiratori della lotta guidata, basati suiseguenti momenti decisionali:• accertamento <strong>delle</strong> avversità fitosanitarie emeteoclimatiche attraverso campionamentidiretti in campo con o senza prelievi e/o mezzibiotecnici, lettura dei dati meteoclimatici (trappolecromatiche, a feromoni, luminose, alimentari,stazioni meteorologiche ecc.);• valutazione e rispetto della soglia economica diintervento;• scelta qualitativa del mezzo chimico in funzionedel suo minor impatto verso l’uomo e l’agroecosistema(impiego, a parità di quantità diprincipio attivo, di formulati classificati irritantio non classificati, impiego di prodotti selettivinei confronti dell’entomofauna utile ecc.).c) DiserboAl fine di limitare i rischi legati all’impattoambientale, le norme tecniche per la definizione dellanormale buona pratica agricola fanno riferimento alrispetto dei parametri agronomici ottimali che consentonodi ridurre e diversificare gli interventi controla flora infestante attraverso le seguenti azioni:• limitazione degli interventi solo a determinatefasi colturali della coltura (pre-semina, preemergenzae post-emergenza);• scelta di prodotti autorizzati sulle colture e loroimpiego da soli o in miscela con le dosi indicatein etichetta;• riduzione, quando è possibile, della superficietrattata con diserbanti (interventi sulla fila olocalizzati);• ricorso, quando è possibile, a trattamenti adosaggi ridotti (DR) o a dosaggi molto ridotti(DMR);• ricorso, quando è possibile, a metodi alternativial diserbo (inerbimento, pacciamatura).VivaismoNella Regione Toscana sono presenti circa 6400ettari di vivaismo ornamentale, compresi i vivai divite (Provincia di Pisa, 237 ettari) e di alberi diNatale (Arezzo, 694 ettari). Pistoia è la Provinciavivaistica per eccellenza, con quasi 5000 ha di vivaidi piante ornamentali sia in contenitore che inpiena terra.

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