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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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FLOROVIVAISMO: L’ACQUA235Nelle colture in serra si dovranno operare, invece,<strong>delle</strong> scelte con riferimento alla tipologia dibancali da realizzare, legata alla diversità di tecnologiea ciclo chiuso disponibili.I costi di realizzazione dell’impianto hanno l’incidenzamaggiore rispetto al totale dei costi e vannoimputati in base a una quota di ammortamento.Tali quote vengono di solito calcolate linearmente,ovvero dividendo il costo totale dell’impianto,detratto il probabile valore di recupero finale, per ilnumero di anni di durata dello stesso ovvero:Q amm= (V 0-V r)/ndove Q ammè la quota di ammortamento V 0il costodi acquisto, V rvalore di recupero finale dell’impiantoe n la vita utile dell’impianto in anni.L’utilizzo di un impianto a ciclo chiuso comportaanche il sostenimento di costi di funzionamento(manodopera, elettricità, riscaldamento,ecc.) e costi di manutenzione.Come si argomenterà di seguito, proprio ladiminuzione dei costi di funzionamento risultauno dei benefici individuati dagli utilizzatori degliimpianti a ciclo chiuso, mentre i costi di manutenzionesono di solito imputati in bilancio attraverso<strong>delle</strong> quote di manutenzione stimate in percentualesul costo totale dell’impianto per un valorevariabile tra lo 0,5% e l’1% annuo.I benefici di un impiantod’irrigazione a ciclo chiusoI benefici di un investimento sono generalmenterappresentati dall’incremento dei ricavi di venditadei beni prodotti attraverso l’investimento(Bruni e Franco, 2003).Nel caso di un impianto di irrigazione a ciclochiuso, in base alla letteratura disponibile (Molitor,1990; Uva, Weiler e Milligan, 1998 e 2001) eall’indagine diretta effettuata si possono evidenziarediverse tipologie di benefici: benefici con effettidiretti o indiretti sui redditi aziendali, e beneficiche pur non essendo monetizzabili costituisconouna variabile significativa <strong>nel</strong> condizionare le sceltedell’imprenditore (tab. 3).Tra i benefici diretti individuati <strong>nel</strong>l’ambito dell’indaginediretta vi è l’incremento del valore dellaproduzione grazie al premio di prezzo conseguitosul mercato per il miglioramento della qualità delprodotto finale 2 (soprattutto in presenza di impiantidi fertirrigazione).Un altro beneficio evidenziato si ha <strong>nel</strong>la diminuzionedei costi di produzione in termini di risparmiodi lavoro (per le operazioni di irrigazione e fertilizzazione),di fertilizzanti (grazie alla esatta ponderazionee al ricircolo) e ovviamente di acqua.Tab. 3 - I “benefici” di un sistema a ciclo chiuso• Miglioramento della qualità del prodotto(uniformità, sanità)• Diminuzione dei costi di produzione(lavoro, acqua, nutrienti)• Miglioramento della efficienza produttiva• Riduzione dell’impatto dei rischi ambientali(siccità, salinizzazione)• Controllo sulle operazioni colturali• Tutela dell’ambiente• “Rispetto sociale” dell’imprenditoreFonte: Uva et al., (1998) e indagine diretta.Tuttavia, l’indagine diretta effettuata ha evidenziatocome la variabile maggiormente significativa<strong>nel</strong>l’adozione della scelta di un impianto aciclo chiuso è legata non solo e non tanto alla riduzionedei costi di produzione, quanto alla diminuzionedel rischio di produzione conseguente allasiccità e alla salinizzazione <strong>delle</strong> acque (Bozzoli etal., 2003). L’insufficiente disponibilità di acqua intermini quantitativi e qualitativi può determinarela distruzione della produzione con evidenti riflessinegativi sui ricavi aziendali. Se si considera, inoltre,che le produzioni vivaistiche hanno solitamenteun ciclo pluriennale e sono a elevato valore unitario,si comprende l’entità del danno economicoconseguente all’avversità atmosferica.Vi sono infine alcuni “benefici intangibili” dicarattere ambientale e sociale determinati dall’adozionedi un impianto a ciclo chiuso (Uva et al.,1998). Infatti, l’impianto a ciclo chiuso determinauna riduzione <strong>delle</strong> esternalità negative provocate<strong>nel</strong>l’ecosistema dall’attingimento eccessivo deifiumi e <strong>delle</strong> acque sotterranee (salinizzazione,erosione ecc.) e dalla dispersione di fertilizzanti<strong>nel</strong>le falde. D’altro canto, il rispetto dell’ambientedetermina un altro beneficio intangibile che puòrivelarsi significativo <strong>nel</strong>la scelta dell’imprenditore,ovvero il maggior rispetto sociale da parte dellacollettività dell’attività svolta dall’imprenditore esoprattutto una migliore accettazione e integrazioneall’interno del reticolo sociale di cui egli è membro(vedi Capitolo 2).II finanziamento dell’investimentoL’effettuazione di un investimento non puòprescindere da un’analisi economica costi-beneficidell’investimento. Anche qualora l’analisi economicafornisse un risultato positivo, essa deve essere

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