11.07.2015 Views

Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

18 QUADERNO ARSIA 5/2004misure agroambientali (“…gli impegni agroambientalioltrepassano l’applicazione <strong>delle</strong> normaliBuone Pratiche Agricole…”), in occasione dellaredazione del Piano di Sviluppo Rurale 2000-2006in Toscana, così come in altre regioni, si è provvedutoa stendere le Normali Buone Pratiche Agricole(in Appendice) ispirate al codice nazionale. Inpratica si tratta di schede suddivise per tipologia diattività (tra cui floricoltura e vivaismo) voltesoprattutto alla riduzione degli input chimici; iprincipali aspetti toccati sono la distribuzione didiserbanti e la lotta fitosanitaria.Le aree di salvaguardia <strong>delle</strong> <strong>risorse</strong> idrichee la tutela quantitativaNel Decreto Legislativo 152/99 di recepimentodella Direttiva Nitrati, emergono ulteriori aspetti:la designazione di aree di salvaguardia dellarisorsa idrica intorno ai punti di captazione o derivazioneper consumo umano, all’interno <strong>delle</strong>quali può essere regolato lo spandimento di concimichimici, fertilizzanti o pesticidi, allo scopo disalvaguardarli. Se gli aspetti qualitativi sono il cardinedella Direttiva Nitrati, non mancano i riferimentiagli aspetti quantitativi, ricorrenti anche <strong>nel</strong>laDirettiva comunitaria n. 60/2000 (Quadro perl’azione comunitaria in materia di acque) 6 , la qualeoltre a ribadire i concetti della Direttiva Nitrati,(protezione <strong>delle</strong> acque attraverso l’approccio integratobasato su limiti alle emissioni e obiettivi diqualità dell’acqua) si pone l’obiettivo dell’analisieconomica degli usi dell’acqua, che presupponeforzatamente la conoscenza dei consumi nei diversicomparti, tra cui quello agricolo. Peraltro già <strong>nel</strong>Decreto legislativo 152/99, è previsto l’uso dicontatori per misurare e denunciare la quantità diacqua prelevata per uso agricolo. “Le regioni, sentitele autorità di bacino, approvano specifichenorme sul risparmio idrico in agricoltura, basatosulla pianificazione degli usi, sulla corretta individuazionedei fabbisogni <strong>nel</strong> settore, e sui controllidegli effettivi emungimenti” (art. 25, comma 5). Aquesto proposito, una <strong>delle</strong> direttive che la RegioneToscana ha dato alle provincie <strong>nel</strong>l’ambito delPiano di tutela <strong>delle</strong> acque, è quella di non rilasciarenuove concessioni di emungimento se nonaccompagnate da strumenti di misurazione.Il Disciplinare di produzione integratadella Regione ToscanaUn altro importante strumento per l’attuazionedi buone pratiche <strong>nel</strong> <strong>florovivaismo</strong> toscano è ilDisciplinare di produzione integrata dell’ARSIA 7 . Sitratta di norme che regolano l’utilizzo di input chimicie che razionalizzano la fertilizzazione e l’irrigazione.Le aziende che, aderendo al disciplinare,praticano questo metodo di produzione, hanno lapossibilità di accedere ai finanziamenti per le misureagroambientali (misura 6.2) del Piano di SviluppoRurale e di ottenere il marchio Agriqualità 8 dell’agricolturaintegrata toscana (identificato con illogo della farfallina) e compensare così i mancatiredditi o le maggiori spese derivanti da una produzionea minor impatto ambientale. Le schedeaggiornate coltura per coltura, contenenti sia leinformazioni per la coltivazione, sia quelle per ladifesa, sono reperibili sul sito internet ARSIA:http://www.arsia.toscana.it/agroambiente/info.Le opportunità offertedal Regolamento (CE) n. 1783/2003Il Regolamento (CE) n. 1783/2003 9 prevede,all’articolo 21 ter, un sostegno temporaneo agli agricoltorifinalizzato alla copertura parziale dei costisostenuti e <strong>delle</strong> perdite di reddito avute per l’adeguamentoalle norme minime in materia di ambiente,sicurezza alimentare e benessere degli animali,recentemente recepite <strong>nel</strong>la legislazione nazionale.Nel caso <strong>delle</strong> aziende che ricadono in zonedesignate come vulnerabili da nitrati di origineagricola, le spese sostenute da un florovivaista perl’adeguamento alla normativa (ad esempio, per l’adeguamentodegli impianti…) potrebbero quindiessere parzialmente coperte grazie a finanziamentierogati <strong>nel</strong>l’ambito del Piano di Sviluppo Rurale.Il processo decisionale <strong>nel</strong>l’implementazione<strong>delle</strong> normative ambientaliL’applicazione della Direttiva Nitrati, a lungodisattesa sul territorio toscano e non solo, richiederàun cambiamento <strong>nel</strong>le abitudini degli agricoltoriche, <strong>nel</strong> caso del <strong>florovivaismo</strong>, s’identificherà<strong>nel</strong> recupero <strong>delle</strong> acque di drenaggio, <strong>nel</strong>l’adozionedi sistemi chiusi o virtualmente chiusi, almeno<strong>nel</strong>le zone dove i nitrati rappresentano una minacciaper la qualità <strong>delle</strong> <strong>risorse</strong> idriche. Di fronte allaprospettiva del cambiamento, in alcuni casi gliagricoltori percepiscono dei vincoli che ostacolanole loro scelte fintanto che non sono rimossi; in altricasi il cambiamento viene percepito come un’opportunitàda cogliere.La convinzione che non esista un’unica solu-

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!