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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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20. L’impiego <strong>delle</strong> acque reflue <strong>nel</strong> vivaismo ornamentaleFrancesco Ferrini, Francesco Paolo NiceseIntroduzioneLa gestione <strong>razionale</strong> dell’irrigazione in vivaionon significa solo fornire acqua alle colture inmaniera sufficiente e nei tempi previsti; infatti,implica anche la conoscenza della sempre più complessalegislazione e dei vincoli imposti per evitarel’inquinamento dei corpi idrici superficiali e profondi.Conseguentemente, i produttori stanno cercandodi sviluppare alcune tecnologie che consentanodi diminuire i consumi idrici e le perdite per ruscellamentoe percolazione (runoff) e fronteggiare lepreoccupazioni di tipo ambientale legate allo smaltimento<strong>delle</strong> acque reflue. In questo senso, l’impiegoirriguo di acque reflue e/o di bassa qualità haun’importanza notevole, liberando per altri settori<strong>risorse</strong> idriche di qualità superiore, limitando l’inquinamentodei corpi idrici e riducendo possibilmentegli oneri di depurazione <strong>delle</strong> acque.Il recupero <strong>delle</strong> acque <strong>nel</strong>la gestione del vivaiodeve essere visto in un’ottica che prevede unagestione eco-compatibile dell’attività produttivacon particolare riguardo alla concimazione, ai trattamentiantiparassitari e al diserbo il cui controlloproduce indubbi vantaggi non solo dal punto divista ambientale, ma anche economico.Scopo del presente lavoro è quello di fornire alcuneindicazioni sulle possibilità di reimpiegare <strong>nel</strong>leaziende vivaistiche le acque di runoff (sistema chiuso)o quelle provenienti dagli impianti di depurazione<strong>delle</strong> acque reflue di origine urbana e/o industriale.I sistemi chiusiIl sistema chiuso è una via obbligata in paesicome l’Olanda caratterizzati da legislazioni moltosevere sull’inquinamento ambientale ed è diffusoanche negli Stati Uniti e in Germania.Il progetto di un sistema di recupero e riciclo<strong>delle</strong> acque di runoff deve essere sito-specifico eprevedere la migliore combinazione di tre componentiessenziali.1. i piazzali di coltivazione impermeabilizzati;2. i canali di raccolta del runoff, anch’essi impermeabilizzati;3. i bacini di sedimentazione e di stoccaggio.I piazzali impermeabilizzati convogliano ilrunoff, attraverso dei fossetti, ai canali di primaraccolta. Il piazzale e i canali di raccolta devonoessere opportunamente dimensionati sui volumimassimi di acqua da smaltire, in modo da evitarefuoriuscite dal sistema.La pendenza deve essere tale da evitare unavelocità eccessiva dell’acqua o un suo ristagno. Incaso di pendenze naturali eccessive o di un altorischio di piogge di elevata intensità, appare opportunoinerbire le pareti dei fossetti o addiritturapiantumarle con piccoli arbusti o ancora, stenderedei tappeti di erba sintetica (più economici rispettoal geotessile) per limitare la velocità dell’acqua(che risulta influenzata da numerosi fattori e, perquesto, difficilmente quantificabile) e favorire unprimo deposito dei sedimenti eventualmente veicolatidall’acqua, prima che essi giungano al bacinodi prima raccolta.Nei vivai con un unico gradiente di pendenza,potrebbe essere sufficiente un solo bacino di raccolta,ma la gran parte <strong>delle</strong> aziende ha più di ungradiente di pendenza e, di conseguenza, necessitadi più bacini di raccolta.Nel sistema base (fig. 1) il deflusso dell’acqua(primaria o di percolazione dai vasi) provenientedal piazzale di coltura viene convogliato in areesituate a quote inferiori (bacino di prima raccolta obacino di omogeneizzazione e sedimentazione) eda qui viene pompato in un bacino posto in unpunto più alto per la redistribuzione (bacino di

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