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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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FLOROVIVAISMO: L’ACQUA111Nell’ambito della microirrigazione si possonoidentificare quattro principali categorie:1. impianti ad ala gocciolante (pressioni di esercizio:0,5-2,0 bar; portate da 0,5 a 4 litri/ora);2. impianti con gocciolatori (pressioni di esercizioda 1 a 4 bar; portate da 2 a 20 litri/ora);3. impianti con erogatori (pressioni di esercizio 1-3 bar; portate da 6 a 30 litri/ora);4. impianti con tubi capillari (pressioni di esercizio1-2,5 bar; portate da 0,7 a 7 litri/ora).Impianti ad ala gocciolanteIn questa categoria sono comprese anche lecomuni manichette forate, costituite da un tubomolto sottile di polietilene con dei semplici fori adistanza prestabilita. Le manichette forate nonhanno un sistema di controllo sulla portata erogatada ogni singolo foro e quindi non danno garanziesull’uniformità di distribuzione, che risulta assaibassa anche per la facilità di intasamento dei fori.Le ali gocciolanti vere e proprie (in cui esiste unsistema per il controllo della portata) si suddividonoin ali gocciolanti leggere e con gocciolatore. Leprime, spesso utilizzate per coltivazioni annuali sistematea filari, sono dotate o di uno speciale dispositivointerno o di una doppia camera: in entrambii casi, <strong>nel</strong> punto di erogazione esiste unlabirinto che ne riduce la pressione e la velocità inmodo da rendere uniforme la distribuzione dell’acqua.Le ali gocciolanti con gocciolatore, graziea un maggiore spessore del tubo, hanno una lungadurata, consentono un’irrigazione più uniforme, esi adattano a coltivazioni pluriennali.Esistono anche sistemi di ali gocciolanti congocciolatori autocompensanti, che si utilizzano perterreni in pendenza e/o per tratti molto lunghi. Inquesti casi, la pressione all’inizio e alla fine dellalinea gocciolante presenta notevoli differenze e ciòsi ripercuoterebbe notevolmente sulla portata deisingoli gocciolatori. I gocciolatori autocompensanti,invece, grazie a particolari membrane interne, riesconoad avere una erogazione costante in un intervalloabbastanza ampio di pressione (da 0,8 a 2 bar);ciò permette un’ottima uniformità di distribuzione.Molto spesso questi speciali gocciolatori sonodotati anche di un dispositivo di autopulizia controgli intasamenti.Impianti con gocciolatoriIn questo caso si ha una linea di polietilene abassa densità (di diametro compreso fra 16 e 25mm) su cui sono inseriti, alla distanza più congeniale,dei gocciolatori. Si possono avere gocciolatoridel tipo a bottone o a freccetta.Il gocciolatore a bottone presenta al suo internouno speciale labirinto, che opera una riduzionedella velocità e della pressione dell’acqua: ciò permetteuna certa uniformità <strong>nel</strong>l’erogazione e altempo stesso crea un flusso autopulente. Inoltre,nei modelli autocompensanti, una membrana permettedi ottenere un flusso costante indipendentementedalle variazioni della pressione di esercizio.I gocciolatori a bottone possono essere montatio direttamente sulla linea e da qui erogare l’acquaalla pianta tramite un tubicino di polietilene,oppure all’estremità dello spaghetto. Per l’utilizzo<strong>nel</strong>le coltivazioni in contenitore è possibile fermareil gocciolatore con l’apposita astina portagocciolatore.Inoltre, esistono speciali derivazioni chepermettono con un unico gocciolatore collegatodirettamente sul tubo di polietilene di avere piùuscite (fino a 8), in modo da abbattere gli alti costidi questi gocciolatori.Infine, occorre ricordare anche un ultimo tipodi gocciolatore, quello antidrenaggio (detto CNL,Compensated Non Leakage). In questo caso, il gocciolatoreè dotato di una speciale membrana chechiude completamente la fuoriuscita di acquaquando la pressione scende sotto un valore predeterminato(da 0,3 a 1 bar, a seconda dei modelli),impedendo lo svuotamento della linea. Ciò è vantaggioso<strong>nel</strong> caso <strong>delle</strong> colture fuori suolo caratterizzateda interventi irrigui brevi e numerosi, dovec’è il rischio di un’eccessiva somministrazione diacqua <strong>nel</strong>le parti finali della linea per lo svuotamentodi questa (vedi fig. 1).I gocciolatori a freccetta sono <strong>delle</strong> astine chepresentano sulla parte alta uno speciale labirintoche regola la fuoriuscita di acqua: questi si colleganoalla linea tramite tubicini di polietilene e hannoil vantaggio di essere facilmente ispezionabili (adifferenza di quelli a bottone) e quindi di facilepulizia. Questi gocciolatori si possono facilmentechiudere inserendo l’asta alla rovescia <strong>nel</strong> tubicinodi adduzione.Impianti con erogatoriQuesti tipi di impianti sono anche detti a sorsi esono caratterizzati da portate unitarie elevate (6-24litri/ora, con pressioni di esercizio di 1-1,5 bar). Ilprincipale vantaggio è, oltre a quello di una ridottaincidenza di intasamento per la maggiore portata,di avere una superficie bagnata superiore ai sistemicon gocciolatore classico, grazie sia alla distribuzionedell’acqua in un piccolo ventaglio, sia alla maggioreportata. Tutto ciò favorisce una miglioredistribuzione dell’acqua e la riduzione di gradientidi umidità all’interno del vaso, favorendo così una

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