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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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86 QUADERNO ARSIA 5/2004re il pH desiderato, in quanto gli acidi usati (nitrico,fosforico e solforico) sono anche dei fertilizzanti edè necessario conoscere la quantità di nutrientiapportati con l’operazione di acidificazione.Come più ampiamente trattato <strong>nel</strong> Capitolo11, più che il pH dell’acqua irrigua interessa la suaalcalinità, cioè, la concentrazione (equivalente,meq/L) di ione bicarbonato (HCO 3-), e carbonato(CO 32-); infatti, come suggerisce del resto il termine,è l’alcalinità che determina il fabbisogno diacido per la correzione del pH.Indici calcolatiLa necessità di considerare le relazioni tra leconcentrazioni dei diversi ioni ha stimolato l’introduzionedi vari indici che vengono calcolati a partiredai dati analitici; ne esistono diversi, riportiamosolo quelli che hanno un qualche interesse <strong>nel</strong><strong>florovivaismo</strong>.SARIl sodio viene adsorbito dai colloidi del suolo ene determina la deflocculazione con importantieffetti sulla permeabilità; tuttavia il rischio che ilsodio contenuto <strong>nel</strong>l’acqua venga effettivamenteadsorbito dal suolo è diminuito dalla presenza dicalcio e magnesio. Il SAR (acronimo di SodiumAdsorption Ratio) è un indice che intende valutarequesto rischio e viene calcolato attraverso laseguente formula:sono i consumi idrici (per attività agricole, industriali,turistiche ecc.). L’acqua marina è ricchissimain ioni cloruro, poco presente <strong>nel</strong>le acque disottosuolo, che invece contengono concentrazionirelativamente elevate di carbonati e bicarbonati.Un aumento del rapporto di concentrazione traioni cloruro e ioni carbonato/bicarbonato puòindicare una possibile contaminazione dell’acquadi falda da parte di quella marina (Mecella, 2001).Bilancio ionicoIn un’acqua irrigua la somma <strong>delle</strong> concentrazioniin meq/L degli ioni carichi positivamente(cationi) è uguale a quella degli ioni carichi negativamente(anioni); è dunque possibile fare un“bilancio ionico” esprimendo in meq/L (tab. 5) leconcentrazioni dei principali cationi (Ca 2+ , Mg 2+ ,Na + , K + ) e facendone la somma; ripetendo l’operazionecon i principali anioni (CO 32-, HCO 3-, Cl - ,2-SO 4, NO 3-) si dovrebbe ottenere un valore moltosimile. Se invece i valori fossero sensibilmentediversi, significa che uno ione presente in quantitàimportante non è stato ricercato, oppure che c’èstato un errore <strong>nel</strong>le analisi.Occorre ricordare che la somma <strong>delle</strong> concentrazioni(in meq/L) dei cationi C (o degli anioniA) è empiricamente legata alla EC dalla seguenteespressione:EC (dS/cm) = 0,1 • C Eq. 2Eq. 1dove le concentrazioni sono espresse in meq/L.Comunemente si considerano rischiose solo acquecon valore del SAR superiore a 10 (a 5, per le coltureflorovivaistiche, assai più sensibili).Alcuni autori hanno cercato di rendere ancorapiù raffinata la valutazione del rischio sodico introducendoaltri parametri <strong>nel</strong>la formula sopra riportatae dando origine ad altri due indici denominatiadjSAR e NadjSAR che esulano dagli scopi diquesta trattazione.Rapporto cloruri/bicarbonatiI valori di salinità <strong>delle</strong> acque sotterranee varianodurante l’anno, essendo in genere più altidurante la stagione siccitosa. Una possibile causa diquesta variazione può essere l’intrusione di acquadi mare <strong>nel</strong>le falde idriche, fenomeno questo presentein molte aree costiere italiane dove ingentiLe analisi da fare in aziendaNon molte aziende possono dotarsi di un seppurpiccolo laboratorio e comunque molte non nehanno la necessità; riteniamo però indispensabilialmeno un pHmetro e un conduttimetro per verificarecon frequenza i valori del pH e della EC; sitratta di strumenti portatili comunemente presentisul mercato in una ampia gamma di costi che –<strong>nel</strong>le versioni più economiche – sono alla portatadi ogni azienda. L’uso di questi strumenti deveseguire alcune norme fondamentali, pena la scarsaattendibilità <strong>delle</strong> letture eseguite.Norme generali per l’uso del pHmetro• Leggere attentamente il manuale d’uso allegatoallo strumento;• il bulbo di lettura (elettrodo) deve rimanerecostantemente umido; per la conservazione, vaquindi mantenuto immerso in acqua (nonusare acqua distillata) o <strong>nel</strong>l’apposita soluzionedi conservazione (può essere sufficiente inseri-

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