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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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242 QUADERNO ARSIA 5/2004una quota del Fondo per l’agricoltura, mentre pergli altri settori economici il Fondo è comune. Tragli altri elementi distintivi vi è l’obbligo di presentareogni anno le domande, ma perdendo la priorità,contrariamente a quanto accade negli altri settori.Inoltre è stata eliminata la precondizione inbase alla quale l’azienda doveva aver effettuato inprecedenza domanda su investimenti ammissibilidi agevolazione ai sensi del regolamento Cen.1257/99 sullo sviluppo rurale 7 .Le <strong>risorse</strong> disponibili per l’anno 2003 ammontanoa 175 milioni di euro. Il decreto del ministro<strong>delle</strong> Politiche agricole riserva il 60% di talisomme, pari quindi a 105 milioni di euro, agliinvestimenti realizzati dalle imprese agricole cheoperano <strong>nel</strong>le zone svantaggiate. Il sud ha la precedenzasu tali <strong>risorse</strong> fino al 30 giugno 2003 e leeventuali somme residue, dopo tale fase, ritornanodisponibili per gli investimenti realizzati in tutto ilterritorio nazionale.Il soggetto beneficiario deve comunque partecipareal finanziamento dell’investimento con unapporto pari ad almeno il 25% dell’ammontare dell’investimentostesso.Investimenti ammissibiliSono agevolabili gli investimenti aventi peroggetto l’acquisizione di beni strumentali di nuovafabbricazione, mentre rimangono esclusi i costirelativi all’acquisto di mobili e macchine ordinariedi ufficio 8 .Tipologia ed entità dell’aiutoL’aiuto consiste <strong>nel</strong>la concessione di un creditod’imposta. L’ammontare dell’agevolazione si ottieneapplicando all’investimento netto le intensitàmassime d’aiuto previste dalla normativa comunitaria9 .Le imprese che intendono beneficiare del creditod’imposta devono inoltrare (in via telematica)al Centro Operativo di Pescara dell’Agenzia <strong>delle</strong>Entrate un’apposita istanza.Note1La valutazione della convenienza dell’investimento è ovviamentelegata anche al tasso scelto per attualizzare i benefici e icosti. Infatti, essendo solitamente i benefici conseguiti in unperiodo temporale più distante rispetto a quello di sostenimentodei costi, il valore attuale dei benefici decresce più rapidamenteal crescere del tasso di sconto.2Durante l’indagine diretta effettuata questo punto è statoabbastanza controverso. Una parte dei vivaisti ha evidenziatocon incisività il miglioramento qualitativo della pianta derivantedalla continuità di apporto di acqua e nutrienti, da cui derivaun valore ornamentale superiore. Alcuni vivaisti hanno inveceobiettato che, nonostante il valore ornamentale sia apparentementesuperiore, esso può non essere duraturo in presenza distress derivanti dal passaggio dalla fertirrigazione a una irrigazionetradizionale.3L’investimento netto è dato dal costo complessivo dei nuoviinvestimenti, diminuito del costo non ammortizzato dei beniceduti e dei beni dimessi, nonché degli ammortamenti dedotti,relativi ai beni appartenenti alla stessa struttura produttiva <strong>nel</strong>laquale si effettua il nuovo investimento. Nel caso siano presentibeni acquisiti tramite contratti di leasing, ai fini della determinazionedell’investimento netto, occorre dedurre dall’investimentolordo anche gli ammortamenti che sarebbero stati calcolati<strong>nel</strong> caso in cui i beni fossero stati acquisiti a titolo di proprietà.Per tali investimenti bisogna considerare il costo sostenutodal locatore per l’acquisto dei beni, al netto <strong>delle</strong> spese dimanutenzione, e non il valore dei singoli canoni.4L’ammontare di queste percentuali varia in funzione siadella localizzazione dell’unità produttiva che della dimensionedell’impresa. Si veda tabella <strong>nel</strong>l’Inserto II.5I settori interessati sono: viticolo, olivicolo, frutticolo, orticolo,cerealicolo, florovivaistico, piante officinali, e coltureindustriali.6Sono esclusi gli enti non commerciali, anche se svolgonoattività d’impresa.7Sono ammissibili tutti gli investimenti finanziabili con ipiani di sviluppo rurale, nonché anche gli altri investimenti ritenutifinanziabili con regimi di aiuto nazionali approvati condecisione della Commissione <strong>delle</strong> Comunità Europee (aiuto n.N558/2000 a favore del rafforzamento e dello sviluppo <strong>delle</strong>imprese di trasformazione e di commercializzazione dei prodottiagricoli; aiuto n. N559/2000 - Sviluppo Italia, regime diaiuti per la trasformazione e commercializzazione dei prodottiagricoli, zootecnici e silvicoli; aiuto n. N729/A/2000 – estensioneall’agricoltura e alla pesca degli strumenti previsti dallaprogrammazione negoziata; aiuto n. N211/2002 – disposizionimodificative e integrative alla normativa che disciplina il settoreagricolo e forestale; altri aiuti approvati dalla Commissioneeuropea in base a provvedimenti <strong>delle</strong> Regioni e <strong>delle</strong> Provincieautonome di Trento e Bolzano).8Tra i nuovi investimenti sono compresi anche i beni acquisitimediante contratti di locazione finanziaria.9L’ammontare di queste percentuali varia in funzione siadella localizzazione dell’unità produttiva che della dimensionedell’impresa.

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