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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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FLOROVIVAISMO: L’ACQUA205Fig. 1 - Modellodella risalita di acquain un tubo capillarele (τ), dal peso della colonna d’acqua (p, che èlegato alla densità del liquido e del gas), dalla accelerazionedi gravità (g) e dal raggio capillare (r),secondo la relazione:h = 2τ • cos Φ / p • g • r Eq. 1Ai fini di questa trattazione occorre ricordareche la tensione superficiale diminuisce quasi linearmentecon l’aumentare della temperatura eaumenta invece con l’aumentare della concentrazionedegli ioni (ad esempio, una soluzione diNaCl all’1% aumenta la tensione superficiale dicirca lo 0,2% a 20°C). Raddoppiando il diametrodel tubo, l’angolo di contatto per le molecole diadesione diventa doppio, ma aumenta di quattrovolte la spinta dell’acqua verso il basso; pertanto,raddoppiando il diametro si dimezza l’altezza dellacolonna d’acqua.In un substrato sono presenti due tipi di pori:capillari e non capillari. Per un substrato ideale, inun vaso alto 15 cm, dopo un’irrigazione, i poricapillari (< 0,3 mm) tratterranno la maggior partedell’acqua, i pori non capillari (> 0,3 mm) tratterrannosolo una piccola quantità di acqua e garantirannocosì l’aerazione alle radici, che è moltoimportante nei sistemi ZRS in cui la parte bassa delsubstrato tende a essere satura d’acqua.Normalmente l’azione di risalita capillare creauna colonna d’acqua di 10-13 cm, in rapporto alladimensione <strong>delle</strong> particelle; la colonna diminuisceall’aumentare della dimensione <strong>delle</strong> particelle(vedi fig. 2, dove è mostrata la risalita capillare indue tipi di perlite). Pertanto, la subirrigazione èpiù indicata per vasi di dimensioni contenute(altezza intorno a 15 cm), anche se è allo studio lapossibilità di adattare questa tecnica a colture cherichiedono contenitori più grandi, modificando ilrapporto tra le diverse granulometrie del substratoo scegliendo opportunamente i materiali che compongonoi miscugli (Santamaria e Serio, 2001).L’influenza del tipo di contenitore si manifesta,oltre che per il rapporto area di base/altezza,anche in rapporto alla presenza o meno di piedini.Vasi di altezza maggiore possono rendere necessarioadottare altezze della lama d’acqua superiori.Questo perché alla base del vaso, durante la subirrigazione,si forma uno strato pressoché saturo diumidità la cui altezza sarà funzione dell’altezzadell’acqua <strong>nel</strong> bancale o <strong>nel</strong>la canaletta (Klougart,1984). È da quel punto in poi che inizierà la risalitacapillare.I vasi, dotati o meno di piedini, sono provvistialla base di fori attraverso i quali il substrato assorbela SN erogata. All’esterno dei vasi, la lama d’acquaraggiunge un’altezza variabile, da meno di 1 a2-4 cm, a seconda della dimensione dei vasi e delsistema utilizzato.Occorre considerare che con l’aumentare delladimensione del vaso non cambia, ovviamente, lapercentuale del materiale solido <strong>nel</strong> substrato, mail rapporto tra spazi occupati dall’aria e dall’acquaaumenta (vedi Capitolo 6). Nel corso del ciclo colturale,soprattutto <strong>nel</strong> caso in cui si utilizzino letorbe, la capacità per l’aria tende quasi a dimezzarsiin conseguenza dell’azione di riassestamento<strong>delle</strong> particelle solide determinata dal susseguirsi<strong>delle</strong> fasi di asciugatura e riumettamento, dallariduzione <strong>delle</strong> dimensioni <strong>delle</strong> particelle che si ha<strong>nel</strong> corso del ciclo colturale e dalla compressioneper effetto della forza di gravità (Gruda et al.,

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