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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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150 QUADERNO ARSIA 5/2004periodi estivi, sarebbe consigliabile attivare l’irrigazione<strong>nel</strong>le ore più fresche della giornata.Il numero di irrigazioni all’interno della giornataè funzione della specie e della fase di sviluppo.Con la crescita della pianta, infatti, in conseguenzadelll’aumento della quantità di acqua traspirata(funzione della superficie fogliare) è, spesso, necessarioaumentare il numero di interventi irrigui.Un sistema di misura dell’umidità del substratopuò risultare utile per verificare se il numero diinterventi irrigui giornalieri impostati è corretto.Ad esempio, all’inizio della stagione può essereprogrammato un unico intervento irriguo mattiniero.Successivi controlli periodici dell’umiditàdel substrato permetterebbero di individuarequando è il momento di aumentare il numerod’interventi irrigui <strong>nel</strong>la giornata (in conseguenzaalla crescita <strong>delle</strong> piante e/o all’aumento delladomanda traspirativa dell’atmosfera).Sistemi basati sulla misuradell’umidità del terrenoAttualmente, in commercio, esistono diversisensori per la determinazione dell’umidità del terrenoche differiscono principalmente per la variabilemisurata e per il metodo applicato per la suamisurazione.L’umidità del suolo può essere espressa comepotenziale idrico (tensione) o contenuto volumetrico.La misura del potenziale idrico è strettamentelegata alla capacità <strong>delle</strong> piante di estrarre l’acquadal terreno ed è quindi utile per valutare leloro reali necessità idriche. Questa può esseremisurata, oltre che con il metodo tensiometricodescritto accuratamente in seguito, anche con sensoribasati sul metodo della resistenza elettrica.Quest’ultimo metodo sfrutta il fatto che una variazionedel contenuto idrico del substrato causa unavariazione della resistenza elettrica tra due elettrodi.Questi sensori hanno un costo basso e necessitanodi una ridotta manutenzione, tuttavia hannotempi di risposta lunghi, in particolar modo dopoessere stati sottoposti a umidità elevate per periodiprolungati; inoltre le loro prestazioni sono influenzatedalla salinità del terreno.La misura del contenuto volumetrico avvieneprincipalmente mediante il metodo elettromagnetico,che sfrutta la proprietà di propagazione <strong>delle</strong>onde elettromagnetiche ad alta frequenza all’internodi un materiale. La misura può essere effettuatacon due modi diversi quello TDR (TimeDomain Reflectometry) e quello FDR (FrequencyDomain Reflectometry). La differenza consiste <strong>nel</strong>fatto che TDR misura il tempo di transito di unUn microtensiometro per il controllo dell’irrigazione:si noti la coppa porosa, il tubo riempito di acquae il sensore/trasduttore della tensioneimpulso lungo una sonda immersa <strong>nel</strong> suolo, mentreFDR esegue una misura di capacità o di impedenzadi una sonda immersa <strong>nel</strong> terreno.I sensori che usano questi metodi, se calibratiad hoc per il tipo di terreno in cui sono inseriti, eseguonomisure accurate anche in terreni salini.Questi sensori, come i precedenti, richiedonoun’elevata cura <strong>nel</strong> posizionamento affinché sianoa stretto contatto con il substrato e non si forminointercapedini d’aria.Le sonde, presenti in un’ampia gamma di misure,possono essere utilizzate anche per colture invaso e risultano adatte per essere impiegate <strong>nel</strong>l’automazionedell’irrigazione.In questo paragrafo tratteremo in particolaredei tensiometri che, attualmente, sembrano i piùidonei a essere impiegati in ambito operativo e peri quali esistono modelli di dimensioni tali da poteressere utilizzati anche in vaso.I tensiometri sono costituiti da un setto porosodi ceramica, collegato attraverso un tubo di vetro aun sensore di pressione collocato a stretto contattocon il terreno. Tutte le varie componenti sonoriempite di acqua distillata.Il passaggio d’acqua dal tensiometro al substratoe viceversa è funzione dell’umidità del substratostesso. Infatti, quando il substrato è secco si ha il

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