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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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FLOROVIVAISMO: L’ACQUA251Criteri per la scelta <strong>delle</strong> tecnologiewater-savingDa quanto discusso <strong>nel</strong> precedente paragrafo enei Capitoli 18 e 19, solo con i sistemi di coltivazionea ciclo chiuso o virtualmente chiuso, e inpresenza di acqua irrigua di buona qualità, si puòpensare di ridurre al minimo i fabbisogni idrici<strong>delle</strong> colture attraverso l’annullamento del runoff.Pensare, però, che quella del ciclo chiuso sia unasoluzione per tutte le aziende (e anche per il breveperiodo) è quantomeno utopistico.I sistemi chiusi, infatti, possono consentire unrisparmio d’acqua fino al 30-50% (tab. 2), marichiedono un notevole impegno finanziario (inserra, ad esempio, per i sistemi a flusso e riflusso icosti arrivano a 50 euro/m 2 ) e una maggiore preparazioneprofessionale dei coltivatori (o, in alternativa,una maggiore presenza in azienda di consulentiesterni). A tutt’oggi sembrano possibili (sostenibili!)solo per la produzione <strong>delle</strong> piante in vaso;difficile proporre questa tecnologia per le produzioniin grave difficoltà come quelle dei fiori recisi.In alcuni casi, inoltre, possono esserci anche deivincoli di natura legislativa ad ostacolare l’impiegodei sistemi chiusi. Ad esempio, un vincolo importanteper i vivai di piena aria di alcune zone italiane,come quella di Pistoia, è costituito dal rispettodel cosiddetto indice di impermeabilizzazione delterreno (cioè, la percentuale massima della superficiedell’azienda che può essere impermeabilizzatacon asfaltature, teli anti-alga o di pacciamatura),evidentemente necessaria al recupero e al reimpiego<strong>delle</strong> acque di drenaggio.Diversamente dal ciclo chiuso, l’introduzionedi altre tecniche, come l’irrigazione a goccia, ilpilotaggio automatico dell’irrigazione o, ancor piùsemplicemente, l’impiego dell’irrigazione ciclicae/o di quella mattutina, il semplice uso dei dispositiviche chiudono l’irrigazione in caso di pioggia(vedi Capitolo 13), è in grado di ridurre sensibilmentei fabbisogni idrici (fino al 30%) e il runoffsenza far lievitare i costi di produzione, senza stravolgerel’organizzazione aziendale e senza richiedereagli operatori un particolare know-how. Èanche vero, inoltre, che in certi casi l’irrigazione apioggia è difficilmente sostituibile con quella agoccia, come <strong>nel</strong> caso della piccola vasetteria o perquelle colture che si avvantaggiano dell’effetto climatizzantedell’aspersione.In un articolo apparso a suo tempo su GrowerTalks (Whiteside, 1989) si riporta il caso di unTab. 5 - Interventi e misure per la razionalizzazione dell’irrigazione e della fertilizzazione <strong>delle</strong> coltureflorovivaistiche, suddivise in funzione del contenuto tecnologico e dei costi per le aziendeINTERVENTI A RIDOTTO CONTENUTO TECNOLOGICO E/O DI COSTO LIMITATO1. Progettazione precisa degli impianti irrigui.2. Organizzazione spaziale <strong>delle</strong> colture (suddivisione <strong>delle</strong> piante coltivate in funzione <strong>delle</strong> esigenze idriche).3vCura dell’intervento irriguo: irrigazione ciclica; irrigazione mattutina; uso di temporizzatori con dispositivoper l’esclusione dell’irrigazione in caso di pioggia…4. Trattamento dell’acqua irrigua (filtrazione e acidificazione).5. Monitoraggio della coltura (analisi <strong>delle</strong> acque di drenaggio).6. Registrazione sistematica (ad esempio, attraverso l’uso di semplici contalitri) <strong>delle</strong> quantità di acquae di fertilizzanti distribuite e disperse (monitoraggio del runoff).INTERVENTI A MEDIO CONTENUTO TECNOLOGICO E/O DI COSTO RELATIVAMENTE ELEVATO1. Introduzione o maggior impiego dell’irrigazione a goccia.2. Introduzione o maggior impiego della fertirrigazione.3. Impiego di sistemi per il controllo automatico dell’irrigazione basati sulla stima di ETE.4. Raccolta e stoccaggio <strong>delle</strong> acque piovane.INTERVENTI AD ELEVATO CONTENUTO TECNOLOGICO E DI COSTO PARTICOLARMENTE ONEROSO1. Controllo computerizzato degli interventi di climatizzazione (serra) e di irrigazione/fertirrigazione(incluso l’applicazione di sistemi esperti).2. Impiego dei sistemi di coltivazione fuori suolo (per le colture da fiore reciso).3. Recupero e riutilizzo <strong>delle</strong> acque di drenaggio (sistemi chiusi o virtualmente chiusi, in serra od in vivaio).4. Trattamento di desalinizzazione <strong>delle</strong> acque (osmosi inversa).

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