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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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184 QUADERNO ARSIA 5/2004Tab. 2 - Classificazione <strong>delle</strong> specie ornamentali in funzione del loro fabbisogno nutritivo,stimato in base alla concentrazione fogliare (% sostanza secca) di macronutrientiNutrienteFabbisogno nutritivo della colturaBasso Medio AltoAzoto (N) 1,7 - 2,4 2,4 - 3,0 > 3,0Fosforo (P) 0,2 - 0,3 0,3 - 0,5 > 0,5Potassio (K) 1,0 - 1,5 1,6 - 2,2 > 2,2Tab. 3 - Intervalli di sufficienza (% sostanza secca) del contenuto minerale<strong>delle</strong> foglie di alcuni gruppi di specie ornamentali (valori indicativi ricavati da testi diversi)Specie Azoto (N) Fosforo (P) Potassio (K)Specie ornamentali in genere 3,5 - 5,5 0,4 - 1,0 2,0 - 8,0Specie da vaso fiorito 3,0 - 5,0 0,3 - 0,7 2,5 - 4,0Specie da bordura fiorita 3,5 - 4,5 0,4 - 0,7 2,0 - 6,0Specie da fiore reciso 4,0 - 6,0 0,2 - 0,6 3,5 - 6,0Arbusti ornamentali 2,5 - 3,5 0,2 - 0,5 1,5 - 3,0Conifere 1,3 - 3,0 0,2 - 0,5 1,0 - 2,0dalle condizioni di coltivazione e possono variareda cultivar a cultivar. In generale, le latifoglie, lesempreverdi, le piante coltivate in serra e in contenitoretendono ad avere esigenze superiori a quelle,rispettivamente, <strong>delle</strong> conifere, <strong>delle</strong> speciedecidue e <strong>delle</strong> piante coltivate a terra e in pienaaria (vedi Quaderno ARSIA 2/2004).Di seguito si riportano alcuni criteri con cui i florovivaisti,anche sulla base di un’attenta osservazionedel comportamento <strong>delle</strong> piante, possono provvederea una classificazione <strong>delle</strong> varie specie coltivate.1. Consumi idrici. Esiste, in genere, una correlazionepositiva tra consumi idrici e fabbisogninutritivi; una specie che richiede molta acqua normalmentesi accresce rapidamente e, conseguentemente,ha necessità di quantità relativamente elevatedi elementi minerali.2. Contenuto fogliare di macroelementi. Unvalore relativamente alto della concentrazione ottimaledi macroelementi <strong>nel</strong>le foglie è normalmenteindice di un notevole fabbisogno nutritivo dellaspecie in esame. Molti testi riportano questi datiper numerose specie ornamentali (ad esempio,Mills e Beton Jones, 1996). Le tabb. 2 e 3 consentonodi suddividere le specie in tre gruppi diversiin funzione della concentrazione ottimale dinutrienti <strong>nel</strong>le foglie (Aendekerk, 1997). La tab. 4riporta anche una classificazione di un certo numerodi piante ornamentali ripresa da un testo pubblicato<strong>nel</strong> 2000 dalla Southern Nursery Association(SNA) della Florida.3. Resistenza alla salinità. La resistenza allasalinità, in genere, si esprime attraverso il valoredella conducibilità elettrica dell’acqua irrigua(EC I) e/o del substrato di coltivazione (EC SUB) aldi sopra del quale inizia a manifestarsi un’evidenteriduzione del tasso di crescita. Le specie ornamentalisono considerate relativamente poco tollerantialla salinità del substrato e dell’acqua irrigua; esistono,comunque, notevoli differenze tra una speciee l’altra. Una pianta poco tollerante alla salinitàrichiede, solitamente, una minore quantità di elementifertilizzanti, come pure un frazionamentospinto del rifornimento nutritivo, in modo da evitareun innalzamento eccessivo della salinità delsubstrato.Determinazione della frazionedi drenaggioNelle colture in contenitore i volumi irriguierogati sono normalmente superiori rispetto alleeffettive necessità fisiologiche della coltura per i)consentire un’umidificazione uniforme della zonaradicale; ii) compensare la difformità <strong>nel</strong>la portataeffettiva dei singoli erogatori (gocciolatori, irrigatoriecc.) e <strong>nel</strong>la traspirazione <strong>delle</strong> singole piante;iii) evitare <strong>nel</strong> substrato di coltura l’accumulo disali, presenti <strong>nel</strong>l’acqua irrigua e/o aggiunti con iconcimi minerali. Di fatto, a ogni irrigazione, allepiante viene distribuita una quantità di acqua tale

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