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Uso razionale delle risorse nel florovivaismo: l'acqua - Demetra

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FLOROVIVAISMO: L’ACQUA231Dispositivoper la sterilizzazionecon UV della soluzionericircolante in un impiantosperimentale<strong>delle</strong> vasche e degli irrigatori, operazioni questeche vengono effettuate in assenza della coltura.Simili considerazioni possono essere estese ancheal permanganato di potassio (KMnO 4), la cui utilitàè fondamentalmente limitata alle operazioni dilavaggio <strong>delle</strong> attrezzature.Decisamente più promettenti, privi di effetticollaterali e maggiormente efficaci dell’applicazionedel solo perossido di idrogeno, invece, appaionoi primi risultati ottenuti impiegando miscele diacido peracetico, acido acetico e perossido di idrogenoallo 0,2% o miscele di dimetilalchilbenzilammoniocloruro e poliesametilene-biguanidina cloridratoallo 0,1 e 0,003%, impiegati per la disinfezionedi pani di lana di roccia infetti da P. nicotianaee F. oxysporum f. sp. radici lycopersici.La lotta alle alghe nei sistemifuori suoloLa presenza di alghe negli impianti di coltivazionefuori suolo è causa, principalmente, di fenomenidi ostruzione <strong>nel</strong>la componentistica di basedegli impianti di stoccaggio (filtri, sistemi di pompaggio)e <strong>nel</strong>la gestione della soluzione nutritiva(ugelli di distribuzione, tubature ecc.), nonché difenomeni di competizione nutrizionale, di potenzialefitotossicità a seguito di produzione di metabolitisecondari (sostanze ad attività antibiotica,aminoacidi, acidi carbossilici) e di imbrattamentogenerale della coltura e <strong>delle</strong> attrezzature impiegate.Le infestazioni, in genere, sono più gravi su substraticostituiti da sabbie fini, su lana di roccia e sucolture senza substrato (NFT, aeroponica), ove èpossibile rinvenire alghe appartenenti a diversigruppi tassonomici (Cyanophytae, Bacillariophytae,Conjugales e Chlorophitae). Le condizioni fuorisuolo sono in genere fortemente favorevoli allaproliferazione <strong>delle</strong> alghe: le cianoficee, ad esempio,necessitano, per la fissazione dell’azoto atmosferico,di molibdeno, microelemento costantementepresente <strong>nel</strong>le soluzioni di fertirrigazione inquanto necessario anche per l’allevamento <strong>delle</strong>specie vegetali coltivate. Generalmente, però, sempreil sopracitato gruppo di alghe predilige substratidi coltura con pH non inferiore a 5,7: la gestionedella reazione acido-base della soluzione circolante,pertanto, potrebbe essere un valido sistema agronomicodi lotta, sempre se compatibile con le esigenzedella coltura di interesse economico.Tra i sistemi di lotta che possono essere realisticamenteapplicati, rammentiamo essenzialmentealcune precauzioni tra cui, in particolare, il mantenimentoal buio <strong>delle</strong> acque o <strong>delle</strong> soluzioni nutritivein fase di stoccaggio in vasca, eventualmentecon filtrazioni preliminari al loro uso. Ampiesuperfici possono, comunque, essere ancora disponibiliper la colonizzazione <strong>delle</strong> alghe, particolarmentein quei siti posizionati in prossimità dellazona di colletto <strong>delle</strong> piante, che spesso, essendodifficilmente protetta da schermi opachi, costituisceun vero e proprio varco per la luce.Per quanto riguarda i mezzi chimici che possonoessere utilizzati per “ripulire” condutture orecipienti facenti parte del sistema fuori suolo, ingenerale fitotossici per le piante alle dosi efficacicontro le alghe ricordiamo il maneb, il metiram, ilmancozeb, lo ziram, il thiram, il propiconazolo,l’ossicloruro e il solfato di rame, il fentin acetato e

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