Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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RIVISTA ITALIANA<br />
circa al semìserratus^ al <strong>di</strong>saiiris, all' interamniae^ al toliapicus,<br />
air acutidens, che pure taluno volle associali all' auriculatus.<br />
I corpi vertebrali rinvenuti assieme ai denti hanno uno spes-<br />
sore che va dai 15 ai 22 mm., un <strong>di</strong>ametro che varia dai 45 ai<br />
60 mm.; nella superfìcie, liscia agli orli, son percorsi da numerosi<br />
solchi profon<strong>di</strong>, quasi uniformi e paralleli tra loro; le cavità co-<br />
niche corrispondono a quelle del Carcharodon vivente, e la se-<br />
zione me<strong>di</strong>ana verticale presenta numerosi raggi, biforcati verso la<br />
periferia. S.<br />
De Amicis (G. A.) — I foraminiferi del pliocene inferiore <strong>di</strong><br />
Bonfornello presso Termini Imerese in Sicilia. — Naturalista<br />
Siciliano, anno XIV. Palermo 1895. 64 pag., con una<br />
tavola.<br />
È questo un importante contributo alla conoscenza dei fora-<br />
miniferi fossili nei « trubi » o marne bianche messiniane della Si-<br />
cilia e della Calabria. La fauna <strong>di</strong> Bonfornello è ricca <strong>di</strong> 163 forme,<br />
<strong>di</strong>stinte dall' A. sopra circa 10500 esemplari esaminati, 8500 dei<br />
quali appartenenti ai generi Orbulina e Globigerina. I globigerini<strong>di</strong>,<br />
con soli 3 generi e 6 tra specie e varietà, presentano quin<strong>di</strong> il<br />
massimo sviluppo numerico <strong>di</strong> in<strong>di</strong>vidui. I lageni<strong>di</strong>, con 12 generi<br />
e IDI tra specie e varietà, prevalgono con forme che preferiscono<br />
acque profonde ; i milioli<strong>di</strong> scarseggiano ; i textulari<strong>di</strong>, gli astro-<br />
rizi<strong>di</strong> e i lituoli<strong>di</strong> si presentano con forme proprie <strong>di</strong> acque<br />
profonde o che meglio in esse prosperano. Mancano assolutamente<br />
la Rotalia Beccarii e la Polystomella crispa^ comunissime<br />
in tutti i depositi <strong>di</strong> spiaggia del subappennino. Da ciò T A. con-<br />
clude che la roccia <strong>di</strong> Bonfornello (che è un fango a globigerine)<br />
possa essersi costituita a profon<strong>di</strong>tà notevole sì, ma che probabilmente<br />
non deve aver raggiunto i mille metri. Del resto, per quel che<br />
concerne i rapporti sìa batimetrici che stratigrafici, i trubi <strong>di</strong> Bon-<br />
fornello corrispondono alla maggior parte dei depositi « zancleani »<br />
con Ellipsoi<strong>di</strong>na <strong>di</strong> SicHia e <strong>di</strong> Calabria ; cronologicamente, ma<br />
non batimetricamente, possono corrispondere alle argille grigie in-<br />
feriori <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse località italiane. Un quadro posto in fine della<br />
memoria rende conto per 1' appunto della <strong>di</strong>stribuzione delle forme<br />
fossili <strong>di</strong> Bonfornello nei mari attuali e nel neocene d' Italia.<br />
Le specie e varietà nuove sarebbero le seguenti : Haplophragmìum<br />
Wrighti, a sezione trasversa trigona; Cyclammina pliocaena,^<br />
con suture assai meno sinuose <strong>di</strong> quelle della C. cancellata Brady