Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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DI l'ALEOiNTOLOGIA<br />
tezza che può esser consentito dall' esame <strong>di</strong> un dente isolato,<br />
che rappresentila stessa specie. L'A, fa un cenno anche <strong>di</strong> altri a-<br />
vanzi <strong>di</strong> Rhinoceros precedentemente scoperti nella provincia ro-<br />
mana, e lascia trasparire il dubbio che tutti appartengano al Rh.<br />
etruscus. Con la scorta poi <strong>di</strong> B ra ndt, Schrenk, Nehring ecc.,<br />
in<strong>di</strong>ca per questa specie la seguente sinonimia: Atelodus Merckìi<br />
Jag. := Rh. kìrchbergensis Jiig. = Rh. leptorhinus Cuv. = Rh. lii-<br />
nellensis Gerv. = Atelo<strong>di</strong>i.^ leptorhinus Pom. = Rh. protìchorimis<br />
Duv. = Rh. hemithoecus Falc. = Rh. etruscus Falc. = Rh. mesotropus<br />
Aym. = Rli. velaunus Aym. — Rh. Ajnnar<strong>di</strong> Pom. = Rh.<br />
elatus Croiz. = Tichorhinus Merkii Brandt = Rh. priscus Falc.<br />
De Franchis (F.) — Descrizione comparativa dei Molluschi post-<br />
pliocenici del bacino <strong>di</strong> Galatina. (Continuazione.) — Boll,<br />
della Soc. Malac. Ital., voi. XIX, pag. 105-222, con 3 tav.<br />
Pisa, 1895.<br />
Alle 40 specie <strong>di</strong> lamellibranchi illustrate nella prima parte<br />
<strong>di</strong> questo lavoro (V.' Riv. it. <strong>di</strong> Pai.., fase. I, pag. 7) se ne aggiungono<br />
oggi altre 20, fra le quali vanno citate, come nuove per il<br />
postpliocene. Tapes iaetus Poli e Lucina Sismoìidai Desh. A par-<br />
ticolari osservazioni morfologiche e sinonimiche danno luogo le<br />
specie seguenti :<br />
Mya truncata L. - Si pongono tra loro in confronto le due<br />
forme typica ed Uddevallensis Sars, e si riferiscono alla prima<br />
tanto gli esemplari galatinesi quanto quelli <strong>di</strong> Palermo, che il<br />
Monterosato identificava con la seconda.<br />
Panopaea glycimeris Born. - Assorbe, contrariamente alla opinione<br />
del Pan tane Ili, la pliocenica P. Faujasi Mén.<br />
Tellina obliqua Sow. - Viene, dopo opportuni confronti, mantenuta<br />
<strong>di</strong>stinta dalla T. balthica L. e dalla T. praetenuis Wood.<br />
La T. per/rigida De Gregorio le deve essere aggregata come sinonimo,<br />
e la T. calcarla Chemn. potrebbe rappresentarne semplicemente<br />
una varietà.<br />
Pholadomya alpina Math. - Sarebbe rappresentata da una nuova<br />
varietà, var. appula De Franchis, alla quale, probabilmente, si do-<br />
vrebbero riferire anche gli esemplari del tufo postpliocenico <strong>di</strong><br />
Matera, descritti dal Di Stefano e dal Viola col nome <strong>di</strong><br />
Ph. alpina.<br />
Seguono i gasteropo<strong>di</strong> con ventotto forme, due delle quali,<br />
Turrìtella Sandrii (:= T. duplicata Sandri, non L.) e T. Lycien.sis.,<br />
S.