Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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DI PAI.F.ONTOLOGIA IT'J<br />
Neviani (A.) — Briozoi neozoici <strong>di</strong> alcune località d'Italia.<br />
Parte prima. — " Boll. d. Soc. Rom. per gli stu<strong>di</strong> zoologici,<br />
voi. IV, pag. 109-123.<br />
In questa prima parte vengono catalogati alcuni briozoi fossili<br />
dell' Italia meri<strong>di</strong>onale, col seguente or<strong>di</strong>ne: — Cap. I. Forma-<br />
zioni plioceniche e postplioceniche delle Puglie, con 23 specie.<br />
Pubblico per la prima volta il n. g. Hippoporina che sostituisco<br />
a Lepralia nel senso inteso da Hincks, e ciò p&rchè Lepralia <strong>di</strong><br />
questo scienziato non corrisponde per nulla allo stesso genere <strong>di</strong><br />
altri autori. Istituisco pure il genere Cycloporella ove includo le<br />
specie dì Cellepora del tipo C: globidaris Bron.; questo n. g. varia<br />
da Osthiìnosia <strong>di</strong> Jullien per avere l'orificio integro invece che<br />
inciso. --- Gap. II. Briozoi postpliocenici <strong>di</strong> Calabria posseduti dal<br />
museo geologico <strong>di</strong> Napoli, con 26 specie ; fra esse interessano<br />
alcuni esemplari che ho ascritto a Melicerita Jìstulosa L. sp. , ma<br />
che forse si dovrebbero considerare come nuova specie. — Cap. III.<br />
Briozoi postpliocenici <strong>di</strong> Santa Maria <strong>di</strong> Catanzaro, con 21 specie;<br />
richiamano Y attenzione dello stu<strong>di</strong>oso la Membranipora minax<br />
Bk.., e la Sc^ii^oporella sulcata Nev. — Cap. IV. Briozoi postplio-<br />
cenici <strong>di</strong> Caraffa (Catanzaro), con 18 specie rappresentate tutte da<br />
forme comuni. A. Neviani.<br />
Peola (P.) — Flora fossile braidese. — Bra, 1895. In 8°, 135<br />
pag. con 4 figure.<br />
Durante i lavori eseguiti nel 1864-65 per la costruzione della<br />
ferrovia Bra-Alessandria, i fratelli Crave ri radunarono una raccolta<br />
<strong>di</strong> finiti delle quali il signor Federico Craveri com-<br />
pose un catalogo nel 1870. Il prof. F. Sacco in vari suoi la-<br />
vori (La valle della Stura <strong>di</strong> Cuneo dal ponte dell' Olla a Bra e<br />
Cherasco ; Il piano messìnìano in Piemonte; Catalogo paleontolo-<br />
gico) pubblicò l'elenco <strong>di</strong> tali filliti; ma per varie ragioni le de-<br />
terminazioni del Craveri, come esso stesso nota nel suo catalo-<br />
go manoscritto, essendo riuscite imperfette, la sistemazione <strong>di</strong> detta<br />
raccolta era provvisoria, per cui nella presente pubblicazione il<br />
prof. Peola intende rivederla, descriverla ed illustrarla.<br />
Sono 183 specie <strong>di</strong>vise in 83 generi. La maggior parte <strong>di</strong> esse<br />
proviene dalle marne giallastre (piano astiano), alcune, special-<br />
mente conifere, dalla marna azzurra (piano piacenziano), e poche<br />
altre dalle regioni selenitose <strong>di</strong> S. Vittoria (piano messiniano).<br />
Le impronte non sono generalmente troppo ben conservate, le