Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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6,2 RIVISTA ITALIANA<br />
Un fatto degno <strong>di</strong> nota è che soltanto nove specie <strong>di</strong> molluschi<br />
e brachiopo<strong>di</strong> passano negli strati rauraciani superiori del Giura<br />
bernese: Neritopsis cottal<strong>di</strong>na d'Orb. , Amberleya princeps (Ròra.)<br />
Lyc. . Astarte Cotteausìa d' Orb. , Opis virdunensìs Buv. , Mytìlus<br />
jurensìs Mér. , Pecten ìnaequicostatiis Phil. , P. vitreus Rom. , Ostrea<br />
hastellata Schloth. , Rhynchonella pinguìs Rom. Questo cam-<br />
biamento <strong>di</strong> fauna quasi completo, come anche il predominio dei<br />
pelecipo<strong>di</strong> e degli echinodermi nel rauraciano inferiore, deve cer-<br />
tamente corrispondere ad importanti mo<strong>di</strong>ficazioni sopravvenute<br />
nelle circostanze che presiedettero alla deposizione <strong>di</strong> quelli strati.<br />
Parecchie specie, anzi quasi tutte quelle che si conoscevano anche<br />
per r innanzi, passano, in altre regioni, in strati superiori, e talune<br />
pervengono sino al pteroceriano ed al portlan<strong>di</strong>ano; molte nel<br />
Giura bernese, scompariscono nel rauraciano superiore e poi si ri-<br />
trovano più in alto. Lo speciale aggruppamento <strong>di</strong> queste specie,<br />
la rarità dei gasteropo<strong>di</strong>, 1' abbondanza dei pelecipo<strong>di</strong> e degli echi-<br />
nodermi, permettono <strong>di</strong> riguardare questo rauraciano inferiore del<br />
Giura bernese come una facies specialissima. È il regno dei Pecten,<br />
delle gran<strong>di</strong> Lima e delle gran<strong>di</strong> Ostrea. Le foladomie, molto<br />
numerose nell' osfor<strong>di</strong>ano, sono rarissime nel rauraciano inferiore<br />
e più ancora nel superiore, dove non se ne trova che una specie.<br />
Le ammoniti, le belemniti, ben rappresentate anch'esse nei sotto-<br />
posti strati osfor<strong>di</strong>ani, son pure rarissime nel rauraciano inferiore,<br />
e nessun cefalopodo si riscontra nel rauraciano superiore. S.<br />
Paquier (V.) — Etudes sur quelques Cétacés du Miocène —<br />
Meni, de la Soc. géol. de France^ vol. IV, fase. IV, décem-<br />
bre 1894. 20 pag. e 2 tavole.<br />
L' A. esor<strong>di</strong>sce con la enumerazione dei resti <strong>di</strong> cetacei e <strong>di</strong><br />
squalodonti — in generale molto incompleti — raccolti fino ad<br />
oggi nei depositi terziari del bacino del Rodano e della Lingua-<br />
doca, e già descritti da altri paleontologi. Troviamo menzionati<br />
Squalodon Gervaisi Van Ben., S. barriense (Jourd.), S. Vocontiorum<br />
Delfortrie, fra gli archeoceti ; e, fra i cetodonti, oltre uno zi-<br />
fioide indeterminato: Physeter antìquus Gerv. , Hoplocetiis crassi-<br />
dens Gerv., H. curvidens Gerv. , Physodon Lorteti Dep. , Cìiam-<br />
psodelphis aciitus Gerv,, Schizodelphis siilcatiisGQVv,, S. planus Gerv.,<br />
Delphinus restitutensis Dep. Segue la descrizione <strong>di</strong> un rostro spet-<br />
tante ad una nuova specie <strong>di</strong> Schizodelphis , S. Depereti Paq., rac-<br />
colto<br />
"<br />
nella molassa bur<strong>di</strong>galiana <strong>di</strong> Chamaret (Dròme). L'A. lo