Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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238 RIVISTA ITALIANA<br />
Le potenti masse del gault sovrapposte all' aptiano, ricche qua<br />
e là <strong>di</strong> resti <strong>di</strong> piante, rappresentano con probabilità il gault me<strong>di</strong>o<br />
e superiore, benché questa <strong>di</strong>stinzione non 'si possa attualmente<br />
giustificare me<strong>di</strong>ante fossili. E. Bòse.<br />
Makowsky (A.) — Ueber den <strong>di</strong>luvialen Loess von Màhren und<br />
seine Einschlùsse an Ueberresten von Menschen und<br />
Thieren. — Verh.d. Ges. deutscher Naturf. u. Aer^te^ 66<br />
Vers, zu Wien, 1895, pag. 215.<br />
Nel « vòllig ungestò'rtem Loess » della strada Francesco Giu-<br />
seppe in Briinn furono rinvenuti, nel 189 1, insieme a parti sche-<br />
letriche e a denti <strong>di</strong> mammulh, <strong>di</strong> rinoceronte e <strong>di</strong> cavallo selva-<br />
tico, il cranio quasi completo <strong>di</strong> uomo con pochi avanzi delle<br />
estremità. Il cranio è dolicocefalo, le arcate sopraciliari sono molto<br />
pronunciate, e la fronte è depressa, ricordando così, secondo R.<br />
Ho ernes, quello <strong>di</strong> Neanderthal. Accanto a questi avanzi naturali<br />
sì raccolsero numerosi oggetti artificiali, e fra gli altri un corno dì<br />
renna lavorato, una figura umana nuda intagliata in un dente <strong>di</strong><br />
mammuth, la testa della quale ha un carattere assai rozzo e sel-<br />
vaggio, e innumerevoli pezzi <strong>di</strong> dentali miocenici lunghi fino a 2<br />
cm., che debbono aver servito per ornare il capo'. Woldrich,<br />
R. Hoernes e Posepny, nella <strong>di</strong>scussione che chiuse la confe-<br />
renza, si accordarono nell' ammettere che le scoperte <strong>di</strong> Briinn<br />
stabiliscono con sicurezza la concomitanza nel loess dell' uomo e<br />
del mammuth. R. Hoernes insiste anche sul carattere neander-<br />
thaliano del cranio, e osserva che non conviene <strong>di</strong> riguardare tutti<br />
i caratteri primitivi del cranio <strong>di</strong> Neanderthal come puramente<br />
patologici. P. Oppenheim.<br />
Mojsisovics (E. V.) — Ammonites triasiques de la Nouvelle-<br />
Calédonie. — Compi, rend., vol. CXXI, n. 21, pag. 741-742.<br />
Gli strati a cefalopo<strong>di</strong> della Nuova Caledonia non hanno per<br />
ora fornito all'A. altro che un frammento <strong>di</strong> Arcestes del sotto-<br />
genere Stenarcestes, un Phjdloceras del gruppo del Ph. neojurense,<br />
ed un Orthocéras <strong>di</strong> specie indeterminabile. Ciò basta per conclu-<br />
dere che quelli strati sono triasici e fanno parte del giuvavico.<br />
Però non è possibile determinare a quale fra le zone giuvaviche<br />
d' Europa corrispondano precisamente. S^