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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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58 RIVISTA ITALIANA<br />

non è però completamente assicurata, poiché essa può fors' anche<br />

venir riferita alle Amphiclina , tanto più inquantochè ricorda<br />

moltissimo la A. Laubei Bittn. ; del resto si <strong>di</strong>stingue da tutti i<br />

konincki<strong>di</strong> fin qui conosciuti per la sua ornamentazione ra<strong>di</strong>ale.<br />

Tutte le specie <strong>di</strong> brachiopo<strong>di</strong> descritte in questo lavoro , eccet-<br />

tuata la forma nuova, sono comuni cogli strati <strong>di</strong> S. Cassiano e <strong>di</strong><br />

Partnach, nonché col calcare della Marmolata. E. Bòse.<br />

Chapman (F.) — The Foraminifera of the Gault of Folke-<br />

stone - VII — Joiirn. R. Ivlicr. Soc. , 1894, pag. 645-654,<br />

tav. IX, X. London 1895.<br />

Continua la illustrazione delle forme appartenenti alla sotto-<br />

famiglia delle Nodosariinae, e tutta questa VII parte è de<strong>di</strong>cata al<br />

genere Crìstellarìa. Sono 27 specie e varietà, delle quali 4 nuove:<br />

Crisi, striata, Cr. exilis var. crispata, Cr. costiilata, Cr. bradyana.<br />

Le tre prime appartengono a quel gruppo <strong>di</strong> cristellarie allungate,<br />

strette e me<strong>di</strong>ocremente compresse, che si accostano <strong>di</strong> più al tipo<br />

marg inulina:, la quarta ricorda un po' la Cr. gemmata Brady<br />

(Chall.). Delle altre 23 specie, la maggior parte sono caratteristiche<br />

dei terreni cretacei (Gault, Craie bianche, Hilsthon, Planermer-<br />

gel, ecc., d' Inghilterra, <strong>di</strong> Francia, <strong>di</strong> Germania, <strong>di</strong> Boemia, ecc.) ; 6<br />

specie s' incontrerebbero anche nel terziario o sarebbero, secondo<br />

l'A., tuttora viventi. Esse sono : Cr. gla<strong>di</strong>us (Phil.), Cr'. cymboides<br />

d'Orb., Cr. crepidula (F. M.), Cr. Schloenbachi Rss., Cr. latifrons<br />

Brady, Cr. italica (Defr.) Queste due ultime si scostano però al-<br />

quanto dal tipo neocenico e vivente.<br />

Tutte le 27 specie vengono figurate dall' A., il quale con que-<br />

sto lavoro fa conoscere uno dei gruppi più importanti <strong>di</strong> forami-<br />

niferi del gault <strong>di</strong> Folkestone. F.<br />

FucHs (Th.) — Stu<strong>di</strong>en iiber Hieroglyphen und Fucoiden — Sitib.<br />

Akad. Wiss. Wien, Bd. CIV, Abth. I, Jan. 1895, 6 pagine.<br />

L'A. espone concisamente il suo modo <strong>di</strong> vedere circa alla<br />

natura <strong>di</strong> molti fra i così detti ^ero^/i^cf e /z/cozW/. Talune <strong>di</strong> que-<br />

ste problematiche sculture si possono riprodurre artificialmente con<br />

un metodo semplicissimo : basta versare sopra uno strato d' argilla<br />

o <strong>di</strong> sabbia una poltiglia <strong>di</strong> gesso, <strong>di</strong> cemento, o d'altra materia con-<br />

simile, e lasciare che si rapprenda. Nella superficie inferiore della<br />

focaccia così ottenuta si osserveranno rilievi <strong>di</strong> svariatissime forme,<br />

straor<strong>di</strong>nariamente simili a quelli che abbondano nella superficie

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