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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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DI PALEONTOLOGIA 191<br />

l' A. viene alla descrizione <strong>di</strong> quelli <strong>di</strong> Wedmore, che sono rap-<br />

presentati da 26 specie, 8 delle quali sarebbero identiche a viventi.<br />

Queste sono: Reophax <strong>di</strong>ffliigìfonnis Brady, Haplophragmìum<br />

agghitìnans (d'Orb.), H. canavicnse (d' Orb.), H. emaciatum Brady,<br />

Ammo<strong>di</strong>scus ìncertus (d'Orb), Biilimina pj-rula d'Orb., Nodosa-<br />

ria ra<strong>di</strong>cula (L), Marginulina glabra (?) d'Orb. Le specie, che si<br />

trovano in altri terreni secondari o anche nel permo-carbonifero,<br />

sono 9: Hapl. neocomianum Chapman, Amm. anceps (Brady),<br />

A. mìlioloides (.1. P. e K.) ^1. pusìlliis (Geinitz), A. Robertsoni<br />

(Brady), A. jiirassicus Hiiusler, Stacheia congesta Brady, St. am-<br />

plexa (Vine). Le altre 9 specie sono nuove; Hapl. rhaeticum,<br />

Amm. auricula., A. fusiformis, Nodosinella ipedmortensis., Stacheia<br />

interme<strong>di</strong>a., St. trira<strong>di</strong>ata, St. <strong>di</strong>spansa, St. cuspidata, Truncatulìna<br />

stelligera. 1 caratteri del genere Nodosinella Brady, emendato<br />

dall' A., risultano i seguenti: conchiglia libera, <strong>di</strong>ritta o curva, spi-<br />

rale mai; formata o da un tubo con strozzature a intervalli, o da<br />

una sola serie <strong>di</strong> segmenti variamente congiunti; guscio arenaceo,<br />

spesso liscio esternamente, imperforato, ma talvolta con orifizi<br />

pustuliformi in vari punti della superficie; pareti spesse con strut-<br />

tura labirintica; apertura variabile, semplice o composta. I carat-<br />

teri poi del genere Stacheia Brady, parimente emendato dall' A.,<br />

sono questi: conchiglia aderente o libera, composta <strong>di</strong> numerosi<br />

segmenti sud<strong>di</strong>visi nel loro interno, o <strong>di</strong> una massa acervulina <strong>di</strong><br />

camerette, talvolta <strong>di</strong>sposte a strati, talvolta confuse, oppure <strong>di</strong> un<br />

guscio spesso con struttura acervulina o labirintica e coli" interno<br />

sud<strong>di</strong>viso in numerose cavità sinuose e allungate (questi ultimi<br />

caratteri sono particolarmente applicabili ai rappresentanti retici<br />

del genere) ; aperture semplici ma irregolari, terminali o situate<br />

sulla superficie; guscio arenaceo, composto <strong>di</strong> fina sabbia, talvolta<br />

mista a materiale più grossolano, con cemento calcareo o chiti-<br />

noso ; imperforato. — Il lavoro <strong>di</strong> Ghapm an è sopralutto impor-<br />

tante per essere il primo che tratta <strong>di</strong> foraminiferi trovati in ter-<br />

reni indubbiamente retici. F.<br />

CoPE (E. D.) — Fourth Contribution to the Marine Fauna of<br />

the Miocene Period of the United States. — Proc. of the<br />

Amer. Philos. Society, vol. XXXIV, 1895, pag. 135-155, con<br />

una tavola.<br />

Questo lavoro, che fa seguilo alle noie già pubblicate dalTA.<br />

(Proceed., 1867, 1868, 1869) intorno agli avanzi <strong>di</strong> cetacei raccolti

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