Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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206 RIVISTA ITALIANA<br />
sommità, ma da un lato e un poco al <strong>di</strong>sotto dell'apice. Se nei<br />
foraminiferi arenacei la forma e la posizione dell'apertura non<br />
fossero tanto variabili, si potrebbe istituire per la Tr. pleurostoma<br />
un genere nuovo, nel qual caso 1' A. proporrebbe il nome Trita-<br />
xiopsìs. — Fu raccolta in marne e argille brune, a Mautnitz e a<br />
Ober-Wisternitz, probabilmente del terziario antico.<br />
Qiiesta specie, fossile nel-<br />
4. Bulimìnopsìs coniilus n. g. n. f. —<br />
l'eocene <strong>di</strong> Michelsberg presso Stockerau (Bassa Austria), fu istituita<br />
dall' A. nel 1888 e riferita alle Biilimìnae. Essa si allontana tanto,<br />
per le camere invisibili esternamente, dalle forme tipiche <strong>di</strong> questo<br />
genere, che l'A. crede <strong>di</strong> doverne fare un genere nuovo. Del resto<br />
Bulimina conuliis non potrebbe conservarsi, poiché adoperato da<br />
Terquem nel 1882 per un'altra specie.<br />
5. Pseudotextularìa varians Rzehak. — L' A. aveva già nel<br />
1885 <strong>di</strong>stinto con questo nome un foraminifero finamente striato<br />
e somigliante a una Textularìa. Più tar<strong>di</strong>, il modo <strong>di</strong> compres-<br />
sione e <strong>di</strong> accrescimento lo persuasero a riferirlo alle Cuneolinae.<br />
Ora, avendo potuto osservare che la forma prima stu<strong>di</strong>ata è rela-<br />
tivamente rara, e che invece predomina un' altra in cui le camere<br />
assumono una <strong>di</strong>sposizione irregolarmente multiseriale, egli ha giu-<br />
<strong>di</strong>cato necessario <strong>di</strong> istituire il genere Pseudotextularìa. La Ps. va-<br />
rians proviene dal terziario antico <strong>di</strong> Bruderndorf e <strong>di</strong> Zborowitz<br />
nella Bassa Austria. La forma del Mare Caraibico illustrata da Goes,<br />
e da esso identificata colla Text, trochus d' Orb. , si scosta dalle<br />
vere Textularìae e si collega alle Cuneolinae: essa rappresenta un<br />
tipo relativamente elevato che, nonostante la somiglianza esterna,<br />
non può riunirsi alle Pseudotextulariae, né alle Cuneolinae.<br />
6. Uvigerina sagrinoides Rzehak. — Qiiesta forma strana ri-<br />
corda ad un tempo le Uvigerinae, le Marginulinae e le Sagrinae, e<br />
appartiene ad un gruppo che nell' attualità é rappresentato dalla<br />
U. asperula var. ampulIacea, che collega appunto, secondo Brady,<br />
le Uvigerinae ispide a certe forme <strong>di</strong> Sagrina. È rara nell' argilla<br />
glauconitica del terziario antico <strong>di</strong> Bruderndorf.<br />
Questa specie, istituita sopra<br />
— 7. Lingulina Sherborni n. f.<br />
un solo esemplare, si scosta dalle Lingulinae tipiche perchè i suoi<br />
ultimi segmenti si allargano con grande rapi<strong>di</strong>tà, mentre si piegano<br />
lateralmente a becco verso il basso senza toccare il segmento precedente.<br />
Proviene dall'argilla bruna <strong>di</strong> Baudeck presso Gr.-Niem-<br />
tschitz (Moravia).<br />
8. Glandulina laevigata d' Orb. var. chìlostoma Rzehak. — Si<br />
<strong>di</strong>stingue dalla forma tipica per avere 1' apertura Jìssurina, e sic-