Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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60 RIVISTA ITALIANA<br />
Bédat, a breve <strong>di</strong>stanza da Bagnères de Bigorre. Essi consistono<br />
in un ramo man<strong>di</strong>bolare sinistro, fornito <strong>di</strong> tutti i denti meno gli<br />
incisivi, in un ramo man<strong>di</strong>bolare destro coi soli premolari, e in<br />
un frammento <strong>di</strong> mascellare superiore sinistro col tubercoloso e con<br />
parte del ferino. Nel primo <strong>di</strong> questi avanzi la lunghezza del fe-<br />
rino è press' a poco uguale a q^uelia <strong>di</strong> ciascuno dei due ultimi<br />
P, eia che fa escludere si tratti della Hyaena spelaea, ricordando<br />
invece la iena striata ; e ad analoga conclusione porta 1' esame dei<br />
P inferiori <strong>di</strong> destra, del P^ e del M^ superiore <strong>di</strong> sinistra. Solo si<br />
può osservare che i denti della iena <strong>di</strong> Es-Taliens, in confronto <strong>di</strong><br />
quelli della iena striata attuale, hanno più forte spessore, che il<br />
tubercoloso, oltre ad essere molto più largo (dall' avanti all' in<strong>di</strong>etro)<br />
nella parte vicina al ferino, ha una <strong>di</strong>rezione che rispetto a quella<br />
del ferino stesso si scosta assai più dalla perpen<strong>di</strong>colarità, e che il<br />
tallone del Ai' inferiore è meno sviluppato. Le stesse particolarità<br />
notansi nei denti della iena scoperta dall' A. nella grotta <strong>di</strong> Mont-<br />
saunès (Haute Garonne) ; ed è probabile che, al pari degli avanzi<br />
oggi descritti, anche questi ultimi si debbano riferire ad una varietà<br />
<strong>di</strong> iena striata, che si potrebbe <strong>di</strong>stinguere col nome <strong>di</strong> pyrenaica.<br />
I giacimenti <strong>di</strong> Es-Taliens e <strong>di</strong> Montsaunès, come anche quello<br />
<strong>di</strong> Lunel-Viel (Hérault), dove pur si rinvennero resti <strong>di</strong> iena striata,<br />
appartengono al quaternario più antico. S.<br />
KoBY (F.) — Deuxième Supplement à la Monographie des Poly-<br />
piers jurassiques de la Suisse — Mém. de la Soc. Pai.<br />
Suisse, vol. XXI (1894). 20 pag. e 5 tavole.<br />
In questo secondo supplemento al gran<strong>di</strong>oso lavoro monogra-<br />
fico sui polipai giurassici della Svizzera, l'A. illustra le forme,<br />
nuove in gran parte, ottenute da un giacimento scoperto a Gilley<br />
da M. Jaccard. Vengono altresì descritti e figurati in questa cir-<br />
costanza alcuni polipai, che sono stati raccolti in <strong>di</strong>versi giacimenti<br />
del giura bernese, dopo la pubblicazione delle ultime parti della<br />
citata monografia. Ecco 1' elenco delle specie illustrate :<br />
Phytogyra magnìjìca d' Orb. Rau radano. Gilley, Liesberg.<br />
» raiiracina Koby. » Roschenz.<br />
Rhìpidogyra Jaccar<strong>di</strong> » Gilley.<br />
Cymosmilia coìiferta » »<br />
Convexaastrea Waltoni E. et H. Batoniano.Saint-Ursanne,SeIeute.<br />
» Jaccar<strong>di</strong> Rauraciano. Gilley.