Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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134 RIVISTA ITALIANA<br />
Vengono poi gli anomuri, con una nuova specie del g. Ly-<br />
rei<strong>di</strong>is, L. Paronae^ che è la prima rinvenuta allo stato fossile,<br />
e con la Ranina palmea Sism. Proviene questa dall' elveziano<br />
dei colli torinesi, <strong>di</strong> Sciolze e <strong>di</strong> Jiardassano, quella dal lan-<br />
ghiano <strong>di</strong> S. Margherita e dall' elveziano <strong>di</strong> Sciolze. I brachiuri son<br />
rappresentati da una specie indeterminata <strong>di</strong> Calappa ? e da un<br />
Lambrus ? entrambi dell' elveziano ; da una Gonoplax Sacci n. sp.,<br />
(analoga alla vivente G. angulata Edw. ed alla fossile G. Meneghina<br />
Rist.) e da una G. ? Craverii n. sp. del piacenziano <strong>di</strong> Bra ;<br />
da un Poìtunus (elv. tort, piac.) e da una Eriphia (elv.) specifica-<br />
mente indeterminabili; ai quali seguono: Xantho'i Manzonii Rist.<br />
(elv.), Titanocarcinus Edwardsi Sism., completamente descritto so-<br />
pra ottimi esemplari del pliocene <strong>di</strong> Bra, e Cancer Sismondae May.<br />
(piac. sup. ed astiano). S.<br />
De Alessandri (G.) — Contribuzione allo stu<strong>di</strong>o dei cirripe<strong>di</strong><br />
fossili d'Italia. — Boll. Soc. Geol. It., vol. XIII, pag. 234-314,<br />
tav. III-V. Con 3 fig. nel testo.<br />
Oltre alla descrizione <strong>di</strong> gran parte delle specie <strong>di</strong> cirripe<strong>di</strong><br />
terziari finora raccolti in Italia, questo interessante lavoro com-<br />
prende una copiosa bibliografia, un capitolo <strong>di</strong> considerazioni ge-<br />
nerali sui caratteri sistematici, sul mimetismo, sulla storia geolo-<br />
gica dei cirripi<strong>di</strong> stessi, ed un cenno sopra gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> cui furon<br />
soggetto, dai tempi dello Scilla ai giorni nostri. — Trattandosi<br />
<strong>di</strong> lepa<strong>di</strong><strong>di</strong>, 1' A. considera come caratteri principali quelli desunti<br />
dalle valve maggiori, e per i balani<strong>di</strong> dà la preferenza a quelle<br />
delle valve opercolari. In quest' ultimo gruppo la conchiglia esterna<br />
è per solito molto variabile, ma non son da trascurare i caratteri<br />
dei ra<strong>di</strong>i e delle ali, la forma e le <strong>di</strong>mensioni relative dell' aper-<br />
tura e della base, la struttura e gli ornamenti della guaina, e sopra<br />
tutto la sezione trasversale delle valve. Non hanno invece alcun<br />
valore sistematico i pori delle pareti, dei ra<strong>di</strong>i, delle ali e della<br />
base, che a torto si vollero far servire per la sud<strong>di</strong>visione del genere<br />
Balanus in gruppi secondari. Per la sottoclasse dei cirripe<strong>di</strong>, l'A.<br />
crede che la specie debba essere intesa nel suo senso più largo, e<br />
che non convenga spingersi fino alle varietà « ricorrendo a carat-<br />
teri secondari <strong>di</strong> forma, imperciocché per certe specie, assai inco-<br />
stanti e persistenti nella serie degli strati terziari, il numero delle<br />
varietà sarebbe tanto grande quanto quello degli in<strong>di</strong>vidui, né ciò<br />
apporterebbe giovamento notevole al loro stu<strong>di</strong>o ». — Fra i casi