Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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230 HlViSTA ITALIANA<br />
male son conservati; tutto al più si può <strong>di</strong>re che qualcuno <strong>di</strong> essi<br />
va forse riferito al g. Petraja Miinst. Invece fra gli esemplari <strong>di</strong><br />
Moncada si son lasciate riconoscere la Ptylo<strong>di</strong>ctya costellata M'Coy<br />
(=: Eschara Lamannorae Bornemann) ed una Favosìtes simile in<br />
tutto a quella del siluriano <strong>di</strong> Sardegna illustrata dal Meneghini<br />
(Paléont. de l'Ile de Sardaigne, T. II, p. 98,<br />
pi. B, fìg. 16, 16 a).<br />
Alla descrizione <strong>di</strong> questi due fossili, comuni entrambi anche al<br />
siluriano sardo, l'A. fa seguire alcune considerazioni circa la com-<br />
pleta analogia che può rilevarsi paragonando, non il siluriano sol-<br />
tanto, ma tutti i livelli paleozoici della Catalogna con quelli della<br />
Sardegna. S.<br />
De Angelis (J.) — Los primeros briozoos encontrados en los<br />
depósitos pliocénicos de Catalufia. — Barcelona 1895, 16 pag.<br />
con una tavola.<br />
Sono 8 specie : Membranipora lineata L. , Melicerita Johnsoni<br />
Bk., Cupiilaria canariensis Bk. , Membraniporella nitida Johns.,<br />
Cribrilina ra<strong>di</strong>ata Moli. , Chori\opora Brogìuarti Aud. , Lichenopora<br />
lìispida Flem., Escaroides monilifera M. E.<br />
Tutte vivono nel Me<strong>di</strong>terraneo; tutte, meno la M. Johnsoni e la<br />
M. nitida, si trovano fossili anche nel miocene; una sola, la Cr. ra-<br />
<strong>di</strong>ata si trova anche nel cretaceo. Tutte poi, meno la M. nitida e<br />
la L. lìispida, sono figurate nella tavola annessa. F.<br />
Depéret (C.) — Note sur les groupes eocène inférieur et<br />
moyen de la vallèe du Rhone. — Bull, de la Soc. géol. de<br />
Fr., XXII, pag. 683 e seg., tav. XXIII. — Note paléontologique<br />
complémentaire sur les terrains tertiaires de<br />
la Eresse. — Ibidem, pag. 712 e seg., tav. XXIV.<br />
Il congresso generale della Società geologica <strong>di</strong> Francia a Lione<br />
n^l 1894, ^^^ quale l'A. ha presentato i due succitati lavori, <strong>di</strong>ede<br />
occasione ai congressisti <strong>di</strong> dare una scorsa ai progressi pro<strong>di</strong>giosi<br />
che hanno fatto negli ultimi 30 anni le conoscenze nostre sulle<br />
formazioni terziarie e quaternarie della valle del Rodano. Nella<br />
relazione estesa, e completa anche dal lato stilìstico, delle <strong>di</strong>scus-<br />
sioni e delle escursioni del congresso pubblicato nel Bollettino<br />
della Società, i risultati sono raccolti <strong>di</strong>ligentemente, aumentati <strong>di</strong><br />
osservazioni nuove, e resi accessibili a più vasta cerchia <strong>di</strong> persone,<br />
costituendo così un punto <strong>di</strong> sosta e un solido fondamento, che