Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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DI PALEONTOLOGIA Ut<br />
all'arenaria <strong>di</strong> quel periodo potenti conglomerati, sui quali sor-<br />
gono i famosi chiostri <strong>di</strong> Meteora ; conglomerati che, secondo l'A.,<br />
rappresentano un ammasso <strong>di</strong> detriti dovuti ad un torrente « de.r<br />
sich hier einst in den tcrtiiiren Meeresarm ergoss ». Presso Sinu-<br />
Kerasia, che è un posto militare sul confine greco-turco, il ter-<br />
ziario in deposito orizzontale consta <strong>di</strong> marne sabbiose che in certi<br />
punti passano a un calcare duro e azzurro e sono accompagnate<br />
da un' arenaria tenera verde-giallognola. Vi si raccolgono resti ben<br />
conservati <strong>di</strong> molluschi, tra cui occupano il primo posto il Ceri-<br />
thium plicatiim Brug. e il C. margaritaceiim Brocc. Questa fauna,<br />
come viene <strong>di</strong>mostrato dal dott. Oppenheim nella seconda parte<br />
della memoria, è da riguardarsi come oligocenica. L' oligocene, che<br />
nella penisola balcanica era stato riconosciuto sinora soltanto a<br />
Korica nel!' Albania meri<strong>di</strong>onale, si continua verso nord, come<br />
Hilber ha stabilito, anche nel bacino dell' Haliacmon superiore,<br />
E poiché esso non ha subito ripiegamenti e giace pressoché oriz-<br />
zontale, ci attesta 1' età del sollevamento <strong>di</strong> questo paese, che deve<br />
essere avvenuto tra l' eocene e 1' oligocene. Nello stesso periodo,<br />
ma dopo il sollevamento, cominciò per mezzo <strong>di</strong> fratture la formazione<br />
del grande bacino terziario <strong>di</strong> Tessalia, la cui origine è<br />
quin<strong>di</strong> essenzialmente più antica <strong>di</strong> quella delle conche occupate<br />
dal pliocene nella Grecia centrale e nel Peloponneso.<br />
Nella seconda parte della memoria, de<strong>di</strong>cata ai fossili terziari,<br />
viene descritta dal dott. Oppenheim dapprima la fauna <strong>di</strong> Sinu-<br />
Kerasia, e con essa si trova figurata nel testo la Neritina Philippsoni,<br />
forma piccola e curva, affine alla N. pietà. Ad essa è associata<br />
un'altra specie nuova, V Arca albanica dell'oligocene <strong>di</strong> Korica in<br />
Albania. Poscia é fatta parola <strong>di</strong> un nuovo apparire della plioce-<br />
nica Melanopsis aetolica Neumayr, con tutte le sue varietà, <strong>di</strong><br />
Nicopoli presso Preveza nell' Epiro meri<strong>di</strong>onale. Una quarta co-<br />
municazione tratta dei fossili <strong>di</strong> Zarovina-Arinista nel nord-ovest<br />
dell'Epiro, e vengono citate, come provenienti da una marna bruna,<br />
Corbiila gibba Olivi, Car<strong>di</strong>la sp. ind., Limnaeiis pereger Muli. ; e<br />
in base a questi fossili la formazione é riguardata come un se<strong>di</strong>-<br />
mento pliocenico semisalmastro. Finalmente si fa parola <strong>di</strong> mollu-<br />
schi dei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Patrasso nel Peloponneso, raccolti dal dott.<br />
Chr. Broemme « im Flussbette siidlich der Wasserleitung von<br />
Patras » ; e si citano Palu<strong>di</strong>na Fuchsi Neumayr, Melanopsis an^<br />
ceps Gaudry e Fischer, Congeria cfr. subcarinata Desh., Unìo aff.<br />
Beyrichi Neumayr. Quest' ultima é forse nuova e quin<strong>di</strong> da <strong>di</strong>stinguersi<br />
col nome <strong>di</strong> U. Broemmei.