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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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184 RIVISTA ITALIANA<br />

Trabucco (G.) — Sull'età geologica del macigno <strong>di</strong> Firenze. —<br />

Boll. d. Soc. geol. ital., voi. XIV, p. 100-104. Roma 1895.<br />

L' A. risponde alla comunicazione sopra in<strong>di</strong>cata del Lotti,<br />

sostenendo essere provato che, secondo 1' opinione scientifica gene-<br />

ralmente ammessa prima della pubblicazione della sua nota, il<br />

macigno era ritenuto decisamente cretaceo; che lo stesso Lotti,<br />

accennando la presenza delle nummuliti nel macigno, ne metteva<br />

in dubbio la determinazione generica; e potersi infine escludere<br />

nel modo più certo che si trovino Nummulites negli strati con<br />

Inoceramus o sotto questi. F.<br />

Trabucco (G.) — Sulle nummuliti dell' arenaria macigno del<br />

bacino eocenico <strong>di</strong> Firenze. — Boll. d. Soc. Geol. Ital. ,<br />

voi. XIV, pag. 108-110.<br />

Una prima nummulite isohibile nell' arenaria macigno fu rin-<br />

venuta a Sant'Andrea Sveglia lungo la valle del Mugnone, e più<br />

tar<strong>di</strong> una trentina <strong>di</strong> esemplari furono estratti dai detriti delle<br />

cave <strong>di</strong> Villa <strong>di</strong> Masseto, e centinaia <strong>di</strong> esemplari dai detriti delle<br />

cave <strong>di</strong> Poggio Giro, la maggior parte abbastanza ben conservati,<br />

parecchi perfettissimi. Il macigno <strong>di</strong> Sant' Andrea è la continua-<br />

zione della tipica massa <strong>di</strong> Fiesole-Monte Rinal<strong>di</strong>. Successivamente<br />

r A. ha potuto raccogliere nummuliti nel macigno <strong>di</strong> altre loca-<br />

lità. Il materiale raccolto si sta ora stu<strong>di</strong>ando. Le importanti sco-<br />

perte fatte, mentre confermano 1' eocenicità del macigno, sono<br />

destinate, secondo l'A., a risolvere definitivamente una importante<br />

e molto <strong>di</strong>scussa questione stratigrafica della regione. F.<br />

TucciMEi (G.) — Sulla questione del Pithecanthropus erectus.<br />

— Atti delVAccad. pontifìcia dei Nuovi Lincei., Anno XLVIII,<br />

1895, pag. 83-84.<br />

L'A. riferisce intorno alla fase attuale del vivace <strong>di</strong>battito<br />

provocato dalla pubblicazione del Dubois sul Pithecanlrophits<br />

erectus., insistendo principalmente sulle gravi <strong>di</strong>fficoltà che si ele-<br />

varono contro le conclusioni <strong>di</strong> quella memoria. Non è provato che<br />

il cranio, il femore e il molare spettino ad uno stesso in<strong>di</strong>viduo:<br />

il cranio è probabilmente quello <strong>di</strong> un uomo microcefalo: il femore<br />

serba le tracce <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni morbose. E infine « quando<br />

anche si dovesse tutto ammettere <strong>di</strong> un essere a forme interme<strong>di</strong>e

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