Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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DI PALEONTOLOGIA . 65<br />
mali dagli idrosauri o dai pitonomorfi; le somiglianze che la pos-<br />
sono suggerire si spiegano con un fenomeno <strong>di</strong> convergenza. I<br />
cetacei, anziché come <strong>di</strong>scendenti dei gran<strong>di</strong> rettili marini, si deb-<br />
bono considerare come loro sostitutori. Zeuglodonti e squalodonti<br />
vengono in generale considerati come termine <strong>di</strong> passaggio fra<br />
carnivori e cetacei ; ed invero è facile vedere in uno Zeuglodon un<br />
carnivoro adattato alla vita acquatica. Negli Squalodon, ove il<br />
cranio <strong>di</strong> cetodonte si associa ad una dentatura <strong>di</strong> carnivoro, con<br />
i molari già più numerosi che in Zeuglodon, abbiamo realiz-<br />
zati, quando si faccia astrazione dalla dentatura <strong>di</strong>fferenziata, tutti<br />
i caratteri dei platanisti<strong>di</strong>, perfino 1' asimmetria. Quando però si<br />
volesse ammettere la <strong>di</strong>scendenza dei cetodonti dagli Squalodon,<br />
bisognerebbe supporre la sostituzione <strong>di</strong> una dentatura omodonte<br />
ad una <strong>di</strong>fferenziata, ciò che urta contro non lievi <strong>di</strong>fficoltà ; le<br />
quali però possono venire evitate, se, invece <strong>di</strong> considerare Squa-<br />
lodon come antenato dei cetodonti, lo si riguar<strong>di</strong> come il rappre-<br />
sentante (forse estinto senza <strong>di</strong>scendenza) <strong>di</strong> un gruppo più antico,<br />
che avrebbe simultaneamente posseduto caratteri <strong>di</strong> carnivoro e <strong>di</strong><br />
cetodonte.<br />
Circa ai misticeti, l'A. esclude che possano derivare dai ceto-<br />
donti ; nel miocene quelli avevano già acquistato l' insieme dei loro<br />
caratteri, mentre il tipo cetodonte si era appena in<strong>di</strong>vidualizzato.<br />
Hunter, Flower ed altri, hanno messo in evidenza tutta una<br />
serie <strong>di</strong> particolarità <strong>di</strong> organizzazione,' che sembrano ravvicinare i<br />
cetacei, e specialmente i misticeti, agli ungulati : se questo ravvicinamento<br />
è ben fondato, si può ammettere che i cetacei a fanoni,<br />
<strong>di</strong>fferenziatisi assai prima dei cetodonti, derivino da ungulati pri-<br />
mitivi, a caratteri ancora poco marcati. L'apparente omogeneità<br />
dell'or<strong>di</strong>ne dei cetacei sembra contraria alla ipotesi della <strong>di</strong>versa<br />
origine dei misticeti e dei cetodonti ; ma è da ritenere che i due<br />
gruppi, <strong>di</strong>fferentissimi in origine, adattandosi aìV habitat marino ab-<br />
biano acquistato, al solito per convergenza, un gran numero <strong>di</strong> ca-<br />
ratteri comuni. S,<br />
Pergens (E.) — Les bryozoaires du sénonien de la carrière de<br />
r Arche de Lèves près Chartres — Bull. Soc. Belge de<br />
Géol. ecc. Bruxelles, aprile 1895, io pagine.<br />
La fauna descritta dall' A. in questa nota si compone <strong>di</strong> 40<br />
specie, delle quali una sola appare nel!' epoca giurese e g nel cre-<br />
taceo infra-senoniano; tutte poi sono conosciute nel senoniano <strong>di</strong><br />
Rivieta Italiana <strong>di</strong> Paleontologia, — Aprile 1895. 2