Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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DI PALEONTOLOGIA 153<br />
agli stessi risultati per quel che concerne la natura e la provenienza<br />
dei tufi vulcanici dell'isola (p. 159), verifica la concomi-<br />
tanza delle ellipsactinie e delle ru<strong>di</strong>ste (p. 153)<br />
(') e cita al pari<br />
<strong>di</strong> me r Itìerìa austrìaca Zitt. e altri simili fossili del calcare <strong>di</strong><br />
Capri. Nuovo è il fatto portato da Karsten che anche nella parte<br />
orientale dell'isola il calcare è stratificato (35°-45° NO) e nuove<br />
sono le ricerche dettagliate sopra la « Schratten-und Karrenfelderbildung<br />
», che l'autore, in opposizione a Hei m attribuisce<br />
,<br />
esclusivamente all'azione degli organismi vegetali inferiori e a<br />
quella degli aci<strong>di</strong> da essi prodotti. Nuova è inoltre 1' osservazione<br />
del continuarsi le brecce marine, probabilmente quaternarie,*- ad<br />
un'altezza <strong>di</strong> circa 200 metri sopra il livello attuale del mare oltre-<br />
ché nella parte orientale anche nell'occidentale dell'isola, sebbene,<br />
come si rileva a p. 465 della mia memoria, tutti gli autori precedenti<br />
non abbiano taciuto niente affatto intorno alla pud<strong>di</strong>nga, come pare<br />
ammesso da Karsten (p. 146), e sebbene d'altronde anche una parte <strong>di</strong><br />
quelle che egli riguarda come brecce marine possano essere <strong>di</strong><br />
pura origine terrestre (Bergschutt) (-). Nuovo e sommamente in-<br />
teressante è il ritrovamento <strong>di</strong> gusci ben conservati <strong>di</strong> Lithodomuse<br />
<strong>di</strong> Pholas nei fori che già prima erano stati riferiti all' azione<br />
<strong>di</strong> quegli animali, e la <strong>di</strong>stinzione dei medesimi fori dai numerosi<br />
canali che nelle brecce rimasero tra le parti cementate.<br />
Ma se in questi come in altri punti io posso con una certa<br />
riserva convenire coli' autore (sia interamente, sia per ciò che ri-<br />
guarda la stratificazione), esistono pur tuttavia altri punti in cui<br />
mi trovo costretto a contrad<strong>di</strong>re le sue conclusioni. La mia princi-<br />
pale obbiezione colpisce il suo concetto sulla età del macigno, tanto<br />
nella parte me<strong>di</strong>a dell' isola quanto anche presso Lo Capo, sulla punta<br />
orientale. Karsten (p. 157) considera questi strafi <strong>di</strong> macigno<br />
« (ur junger als <strong>di</strong>e am Tiber anstehenden pliocanen, wenn nicht<br />
quartaren, von jetzt lebenden Lithodomen begleiteten Austern-Schi-<br />
chten ». Io ho riferito quel macigno all' eocene superiore (non al<br />
(1) Non ho revocata, a p. 470 della mia memoria, la presenza da me<br />
csservata delle ru<strong>di</strong>ste nella parte orientale dell' isola, come pretende<br />
Karsten, ma ho parlato soltanto della mancanza nella parte orientale de-<br />
gli strati più recenti e ricchissimi <strong>di</strong> ru<strong>di</strong>ste della parte occidentale.<br />
(2) « A Capri si trovano brecce marine dovunque. Dagli abitanti del<br />
paese sono denominate singolarmente tasso, e constano <strong>di</strong> frammenti gran<strong>di</strong><br />
e piccoli delle rocce locali, riuniti fra loro da cemento giallo o rosso ».<br />
(Geologie der Insel Capri . p. 465).