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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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202 RIVISTA ITALIANA<br />

guardo alla contestata età della torbiera <strong>di</strong> Lauenburg, Wa h ri-<br />

se h affé, E. Geinitz e Nathorst hanno lasciato cadere le loro<br />

obbiezioni. I resti <strong>di</strong> Cratopleura <strong>di</strong> Lauenburg, che, oltre questa<br />

pianta, ha fornito Iris pseiidacorus , Najas minor, Trapa natans^<br />

Niiphar luteum, Menyanthes tri/oliata, Carpimis betiihis e Pinus<br />

silvestris, provengono dalla collezione <strong>di</strong> L. Meyn, ed ogni possibi-<br />

lità <strong>di</strong> uno scambio <strong>di</strong> etichette rimane escluso.<br />

P. Oppenheim.<br />

KoRN (I.) — Ueber Foraminiferen in Glacialthonen. — Neues<br />

lahrb. f. Min. etc., 1895, II, pag. 145 e seg.<br />

L' A. ha trovato dei foraminiferi nelle argille a Yol<strong>di</strong>ae dei<br />

<strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong> Elbing. Si poterono determinare i generi Polymorpliina,<br />

Polystomella e Nonionina, e inoltre forme spettanti ai milioli<strong>di</strong>,<br />

ai rotali<strong>di</strong> e ai globigerini<strong>di</strong>. Il carattere nor<strong>di</strong>co della fauna già<br />

emerge da questo complesso. La Polystomella striatopiinctata e<br />

la Nonionina depre.isula, che poterono essere determinate specifica-<br />

mente, vivono tuttora nel Baltico. Anche nelle argille a Yol<strong>di</strong>ae<br />

e a Cyprinae dell' Holstein LA. trovò la stessa fauna a foramini-<br />

feri. Il riferimento delle argille <strong>di</strong> Elbing, contenenti molti mine-<br />

rali nor<strong>di</strong>ci, al principio dell' epoca glaciale sembra all' A. molto<br />

problematico. P. Oppenheim.<br />

Martin (R.) — Kritische Bedenken gegen den Pithecanthropus<br />

erectus Dubois. — Globus, vol. LXVII, n. 14, p. 213-217.<br />

L' A. fa risaltare la deficienza del metodo e specialmente delle<br />

misure craniche fatte da Dubois, le quali avrebbero dato per la<br />

maggior parte valori erronei. Alla cifra della capacità cranica so-<br />

pratutto non si potrebbe attribuire che un valore affatto approssi-<br />

mativo. L' esattezza delle misure sarebbe stata della massima importanza,<br />

poiché « <strong>di</strong>e ganze messende Anthropologic steht und<br />

fallt mit der Exakteit ihrer Methoden und mit der Gewissenhaf-<br />

tigkeit ihrer Vertreter ». E possibile che i tre elementi illustrati<br />

da Dubeis, cioè la calotta cranica, il terzo molare e il femore<br />

sinistro, abbiano appertenuto ad uno stesso in<strong>di</strong>viduo, quantunque<br />

essi siano stati trovati in epoche <strong>di</strong>verse e non nello<br />

stesso punto preciso. Ma tutti e tre sarebbero da riferirsi al vero<br />

uomo, la cui esistenza risalirebbe per tal modo al <strong>di</strong>luvium<br />

inferiore o al pliocene, Secondo FA,, non esistono termini <strong>di</strong>

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