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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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44 RIVISTA ITALIANA<br />

NOTIZIE VARIE<br />

Il Pithecanthropus erectus. — Davanti alla Società <strong>italiana</strong><br />

d'Antropologia, nella tornata del 6 gennaio, il prof. Paolo Mant<br />

egazza ha parlato della « Recente scoperta <strong>di</strong> un anello fra<br />

r uomo e la scimmia » riferendosi alla interessantissima pubblicazione<br />

<strong>di</strong> Eug. Dubois sul Pithecanthropus erectus (^). Dolenti<br />

<strong>di</strong> non potere oggi dar conto della conferenza, riassumeremo brevemente<br />

la memoria da cui fu ispirata: memoria che cre<strong>di</strong>amo<br />

ancora poco <strong>di</strong>ffusa in Italia, benché sia comparsa fino dall' anno<br />

passato.<br />

Stando a ciò che scrive il Dubois, parrebbe che il Pìthecantropus<br />

haeckeliano fosse definitivamente sceso dal regno delle<br />

ipotesi per allogarsi in una vetrina <strong>di</strong> museo. Certi avanzi fossili<br />

scoperti a Giava presso le sponde del Bengawan, nei tufi andesi-<br />

tici del pleistocene o del pliocene, apparterrebbero con certezza al<br />

precursore imme<strong>di</strong>ato della specie umana.<br />

Consistono quelli avanzi in un dente molare, una calotta cranica<br />

ed un femore sinistro; scoperti i due primi fin dall'autunno<br />

del '91, l'ultimo fin dall'agosto del '92, e già parzialmente illu-<br />

strati nel « Verslag van het Mijnvezen » <strong>di</strong> quel tempo. Tutti e<br />

tre si rinvennero ad uno stesso livello, a piccolissima <strong>di</strong>stanza gli<br />

uni degli altri; e per questo e per molti dati morfologici si può<br />

ritenere che abbiano fatto parte <strong>di</strong> uno stesso in<strong>di</strong>viduo.<br />

La calotta cranica, spezzata secondo un piano trasversale che va<br />

dalla glabella ad una linea immaginaria posta un po' al <strong>di</strong> sotto<br />

della linea michae superior, si accosta per la grandezza assoluta e per<br />

la elevazione della volta a quella dell' uomo, più assai che non<br />

facciano i crani degli antropoi<strong>di</strong> finora conosciuti. Misura infatti<br />

185 mm. in lunghezza dalla glabella all' inion , ha 130 mm. <strong>di</strong><br />

massimo <strong>di</strong>ametro trasverso, ed il suo vertice si trova a 62 mm.<br />

sopra la sagittale. La <strong>di</strong>fferenza in capacità cranica fra 1' uomo ed<br />

il Pithecantropus arriverebbe appena a metà <strong>di</strong> quella che si trova<br />

paragonando all' uomo il gorilla, che pure è, fra gli antropoi<strong>di</strong>, il<br />

meglio dotato sotto questo riguardo. Ma nella forma generale il<br />

cranio fossile <strong>di</strong> Giava s' accosta al tipo degli antropoi<strong>di</strong> piuttosto<br />

che al tipo umano.<br />

11 dente, assai ben conservato, è un terzo molare superiore,<br />

con la corona debolmente sviluppata secondo il <strong>di</strong>ametro antero-<br />

(^) E. Dubois — Pithecanthropus erectus. Etne menscheìiaehnliche<br />

Uebergangsform aus lava. Batavia,' 1894, 40 pag. iu 4*^', due<br />

tav. e 3 fig. intercalate.

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