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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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DI PALEONTOLOGIA 141<br />

BiTTNER (A.) — Ueber zwei ungenùgend bekannte brachyure<br />

Crustaceen des vicentinischen Eocàns. — Sit^b. d. k. Ak.<br />

Wìss. :[iL Wien.^ voL GIV, parte i"^, marzo 1895. 7 pag.<br />

Con una tavola.<br />

Questa nota si riferisce agli avanzi <strong>di</strong> due brachiuri <strong>di</strong> San Giovanni<br />

Ilarione, dei quali l'A. si era occupato fino dal 1875. Di ambedue<br />

le specie, Ranina laevìfrons e Periacanthus horrì<strong>di</strong>is vengono<br />

date esattamente le descrizioni, le figure e i caratteri che servono a<br />

<strong>di</strong>stinguerle dalle specie affini dei generi rispettivi. E. Bòse.<br />

BuKOwsKi (G. V.) — Einige Beobachtungen in dem Triasgebiete<br />

von Sùddalmatien. — Verliandl. d. k. k. geol. Reìchsanstalt^<br />

1895, n. 5, pag. 133-138.<br />

L' A., al quale già debbonsi importanti osservazioni sulla Dalmazia<br />

(Verh. 1894, pag. 120-129) espone oggi i risultati non meno<br />

interessanti delle sue ulteriori ricerche su quella regione. — I Werfener<br />

Schichten si presentano col tipico loro aspetto e con le forme<br />

che offrono <strong>di</strong> solito anche in altri paesi, fatta eccezione <strong>di</strong> un<br />

Bellerophon ancora indeterminato specificamente, ma certo non<br />

identico con quelli trovati nei Werfener Schichten del Tirolo me-<br />

ri<strong>di</strong>onale. — La maggior parte dei conglomerati e delle arenarie<br />

<strong>di</strong> Spizza erano fin qui riferite al Flysch, mentre l' A. mette in<br />

dubbio r esistenza del Flysch in quella località. — Seguono osser-<br />

vazioni sul Muschelkalk, dove, oltre alle specie abituali, l' A. ha<br />

rinvenuto una nuova Gervillìa che ricorda 1' Hoernesia bipartita<br />

Mer., una nuova Myophorìa prossima alla M. harpa <strong>di</strong> S. Cassiano<br />

ed una Cassianeìla non ancora determinata. Nel Muschelkalk<br />

trovansi anche arenarie con resti vegetali, che ricordano quello <strong>di</strong><br />

Recoaro e del Tirolo S. O.<br />

Le due formazioni più antiche vengono attraversate da una<br />

noritoporfirite; seguono tufi, arenarie, calcari con selce cornea e<br />

finalmente calcari con -potenti banchi corallini che contengono<br />

Halobia sicula Gemm. Sfortunatamente 1' A. non ci ha dato fin<br />

qui sufficienti notizie su quest' orizzonte più elevato, cosicché in-<br />

torno alle possibili <strong>di</strong>visioni degli strati compresi fra il Muschelkalk<br />

ed i calcari con Hai. sicula (Dachsteinkalk superiore?) non sappiamo<br />

più <strong>di</strong> quel che già ci era noto psr le comunicazioni pre-<br />

cedenti (1894). Premerebbe sopratutto conoscere con maggior esat-<br />

tezza la giacitura della Monotis megaiota Mojs., che lo scrivente<br />

non può <strong>di</strong>stinguere dalla Mon. salinaria. E. Bòse.

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