Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia
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34 RIVISTA ITALIANA<br />
dalle figure, che si trattasse con sicurezza <strong>di</strong> una specie nuova,<br />
poiché la figura 7 specialmente si avvicina molto alla H. plicatìfrons<br />
<strong>di</strong> Bittner. Dal giura vengono sette specie, fra cui una<br />
nuova Rhynchonella\ la fauna dovrebbe appartenere al calloviano.<br />
L'eocene è solo rappresentato da tre specie <strong>di</strong> Ostrea. E. Bose.<br />
Wahner (Franz) — Beitràge zur Kenntniss der tieferen Zonen<br />
des unt. Lias in den nord-ostlichen Alpen — Siebenter<br />
Theil. —Beiti', i. Paldont. u. Geol. Oesterreich-Ungarns iind<br />
d. Orients, Bd. IX, H. i e 2, pag. 1-96, taf. I-X (LII-LXII).<br />
Williamson (W. C.) and Scott (D. H.) — Further Observations on<br />
the Organisation of the Fossil Plants of the Coal-Measures.<br />
Part. II — -The Roots of Calàmites — Procee<strong>di</strong>ngs of the<br />
Royal Society, vol. LVII, n. 340, 14 Jan. 1895, pag. 1-3.<br />
Dimostrano gli Autori che i fossili fin qui descritti col nome<br />
<strong>di</strong> Astromyeloìi non son altro che ra<strong>di</strong>ci avventizie <strong>di</strong> Calàmites. La<br />
struttura degli Astromyelon corrisponde infatti, sotto ogni riguardo,<br />
a quella caratteristica delle ra<strong>di</strong>ci, essendo centripeto lo sviluppo<br />
del legno primario, alternanti gli xilemi con i floemi, endogena la<br />
ramificazione, e mancanti i no<strong>di</strong>. — I più piccoli esemplari, con<br />
poco o punto midollo, rappresentano le ultime^ <strong>di</strong>ramazioni delle<br />
stesse ra<strong>di</strong>ci, mentre i gran<strong>di</strong> esemplari, con abbondante midollo,<br />
son da considerare come assi principali. S.<br />
Woodward (A. Smith) — On two Deep-bo<strong>di</strong>ed Species of the<br />
Clupeoid Genus Diplomystus — Ann. a. Maga:{. of Nat,<br />
Hist, vol. XV, serie 6^, n. 85, Jan. 1895, pag. 1-3, con una<br />
tavola.<br />
E considerevole, in parecchi Diplomystus^ V altezza del corpo<br />
nella regione addominale; ma in nessuna specie <strong>di</strong> questo genere<br />
è tanto pronunziata come nel D. longicostatiis e nel D. Bir<strong>di</strong>. —<br />
Del D. longicaiidatus si aveva già un' ottima descrizione dovuta al<br />
Cope; grazie all'A. ne abbiamo oggi anche una buona figura, fatta<br />
sopra un esemplare proveniente dal cretaceo d' Itacaranha presso<br />
Bahia nel Brasile. — Il D. Bir<strong>di</strong> è una specie nuova, del cretaceo<br />
superiore <strong>di</strong> Hakel nel Libano. Affine al D. brevissimiis, se ne<br />
<strong>di</strong>stingue pel tronco molto più alto e pel contorno arcuato del<br />
ventre. E probabile che nelle collezioni sia rimasto confuso fra gli<br />
esemplari del cosi detto Platax minor. S.