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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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DI PALEONTOLOGIA 171<br />

<strong>di</strong> Carcharodon megalodon. — Dalla lignite eocenica <strong>di</strong> Agnano<br />

(Reggio Calabria), ascritta dal Seguenza al tongriano, dal De<br />

Stefani ali'aquitaniano, viene un esemplare incompleto <strong>di</strong> Ser-<br />

raniis^ che non corrisponde ad alcuna delle specie finora descritte ;<br />

e dal calcare senoniano <strong>di</strong> Vernasso si ebbero avanzi <strong>di</strong> un Dercetis<br />

(genere nuovo per l' ittiofauna <strong>italiana</strong>) che quasi con certezza rap-<br />

presentano il D. elongatus Ag., della creta bianca della Inghilterra.<br />

— Un esemplare decapitato <strong>di</strong> Lepidotiis sp. ^ che ha molta affinità<br />

con il L. latus Ag. sp. del trias supcriore <strong>di</strong> GilToni, venne, raccolto<br />

nel calcare liasico <strong>di</strong> Laveno (Como). — E finalmente un<br />

Plìolidopììorus, che ha qualche affinità col Phol. dorsalis Ag. e<br />

col Phol. latiusciilus Ag. , ma che è troppo mutilato per consen-<br />

tire una esatta determinazione specifica, viene in<strong>di</strong>cato come pro-<br />

veniente dagli schisti calcarco-marnosi dell' infralias <strong>di</strong> Varese<br />

(Como). S.<br />

Clerici (E.) — Sopra un giacimento <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee presso Vi-<br />

terbo. — Boll. d. Soc. Geol. hai. . voi. XIV, pag. 96-98.<br />

Fra Viterbo e il celebre Bullicame, che ne <strong>di</strong>sta 2 km, al <strong>di</strong>-<br />

sopra <strong>di</strong> un tufo pomiceo e <strong>di</strong> una terra tufacea bruna e al <strong>di</strong>sotto<br />

<strong>di</strong> una farina calcarea bianco-giallognola gremita <strong>di</strong> molluschi<br />

d'acqua dolce, l'A. ha osservato uno strato <strong>di</strong> tripoli o farina fos-<br />

sile, costituita da un ammasso <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee, in prevalenza Epìthe-<br />

mìae e Synedrae. Contiene anche spicule e specialmente bellissimi<br />

amfi<strong>di</strong>schi <strong>di</strong> Ephydatia Jluviatilìs (Johnst.). Le forme <strong>di</strong> <strong>di</strong>atomee<br />

citate dall' A. sono 27. Anche la sovrapposta farina calcarea con-<br />

tiene <strong>di</strong>atomee, Spongìllae e ostraco<strong>di</strong>. F.<br />

Clerici (E.) — Sopra 1' Acicularia italica, nuovo fossile pro-<br />

blematico. — Ibidem^ pag. 105-108.<br />

Fino dal luglio 1893 l'A., in una nota sul pliocene alla base<br />

dei monti Corniculani e Lucani, <strong>di</strong>ede notizia <strong>di</strong> un fossile abbon-<br />

dante nelle argille salmastre <strong>di</strong> quei luoghi, riferendolo al gen.<br />

Acicularia (alghe sifonee verticillate). Avendo potuto procurarsi<br />

alcuni esemplari <strong>di</strong> A. parantina, sulla quale specie d' Archiac<br />

fondò nel 1843 il gen. Acicularia, l'A. ha riscontrata « l' identità <strong>di</strong><br />

interna struttura fra I' .4. parantina e 1' .4. italica la quale <strong>di</strong>tì'e-<br />

risce da quella per la forma esterna e per il numero e grandezza<br />

delle camere interne ». Dalle sezioni eseguite « si apprende che

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