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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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50 RIVISTA ITALIANA<br />

lune forme danno luogo ad osservazioni critiche; si <strong>di</strong>mostra, per<br />

esempio, che il Lj'toceras Villae Mgh. deve assorbire come sinonimo<br />

il Lj't. Siitneri Geyer, e che lo stesso deve fare probabilmente il<br />

Lyt. Czjzekii (Hau.) rispetto al Lj^t. Fuggeri Geyer.<br />

Un quadro sinottico, dove figurano i fossili delle varie formazioni<br />

domeriane riscontrate finora nelle Prealpi venete, lombarde<br />

e piemontesi, mette in evidenza gli strettissimi rapporti paleonto-<br />

logici <strong>di</strong> questi depositi, che pure offrono una ben marcata eteropia<br />

litologica. Si ha da per tutto un medesimo tipo <strong>di</strong> fauna, a facies<br />

predominante <strong>di</strong> cefalopo<strong>di</strong>, sempre caratteristico del charmoutiano<br />

superiore. S.<br />

Clerici (E.) — Per la storia del sistema vulcanico Vuisinio —<br />

Rend. Acc. Lincei^ serie s"", voi. IV, pag. 219-226.<br />

Colle osservazioni stratigrafiche si alternano in questo lavoro<br />

le paleontologiche, per le quali offrono ricco materiafe anche le<br />

collezioni del march. Carlo Gualterio a Bagnorea. Vanno ricordate<br />

specialmente le argille grigie plioceniche ricche <strong>di</strong> molluschi ma-<br />

rini, i giacimenti <strong>di</strong> tripoli e farina fossile, le marne con molluschi<br />

d'acqua dolce e terrestri, i travertini e i tufi terrosi e granulosi<br />

con avanzi <strong>di</strong> mammiferi e <strong>di</strong> piante. E quel complesso <strong>di</strong> osser-<br />

vazioni porta, secondo l'A., a concludere « che il vulcano sorse<br />

in una regione eminentemente palustre o che vi <strong>di</strong>venne subito<br />

dopo. » F.<br />

De Angelis (G.) — L' Elephas antiquus Falc. nei <strong>di</strong>ntorni <strong>di</strong><br />

Laino-Borgo (Provincia <strong>di</strong> Cosenza). Comunicazione preliminare.<br />

— Bull. Acc. Gioenìa Se. Nat.., fase. XXXIX,<br />

pag. 24, 25. Catania 1895.<br />

L' A. comunica <strong>di</strong> aver ricevuto in dono, come proveniente<br />

dalla località suin<strong>di</strong>cata, un dente molare man<strong>di</strong>bolare destro e<br />

quattro grossi frammenti <strong>di</strong> ossa delle estremità posteriori <strong>di</strong> Ele-<br />

phas antiquus., appartenenti probabilmente allo stesso in<strong>di</strong>viduo,<br />

molto adulto.<br />

Il materiale, da cui furono estratte le ossa, è costituito da<br />

marne con resti mal conservati <strong>di</strong> molluschi {Planorbis, Limnaea,<br />

Helix e Bj-thinia) e con lignite impura. Abbondano le <strong>di</strong>atomee<br />

(Epitheniia, Cyclotella, e Cocconeis), rappresentate da forme d' ac-<br />

qua dolce, che non escludono la sahnastra. F.

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