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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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92 RIVISTA ITALIANA<br />

moni V. Wohrm., P. subnodosa Miinst. sp., Loxonema ìrybrida<br />

Mùnst. sp , L. arctecostata Mtinst. sp.<br />

La Myophoria vestita, per la sua abbondanza e pel suo aspetto<br />

<strong>di</strong>stinto, dà il carattere alla faunula della Punta delle Pietre Nere;<br />

e VA. si occupa a lungo del significato cronologico <strong>di</strong> questa specie,<br />

che mentre nelle Alpi si rinviene ad un livello imme<strong>di</strong>atamente<br />

inferiore alla dolomia principale (parte superiore degli strati <strong>di</strong><br />

Raibl (Torer schichten), strati <strong>di</strong> Heiligenkreuz ad Ostrea montis<br />

caprilis Klipst., calcari <strong>di</strong> Opponitz) in Argovia, in Svevia, in<br />

Franconia si trova in strati che sembrano corrispondere alla dolomia<br />

medesima {Gansinger schichten, Lehrbergschichten). Quanto<br />

alle altre specie, la From. Ammoni v. Wohrm. si trova nella parte<br />

inferiore degli strati <strong>di</strong> Raibl, e lo stesso può <strong>di</strong>rsi della P. Kittli<br />

Di Stef., recentemente notata dal Kittl fra i fossili dello Schlernplateau;<br />

Lox. hybrida Miinst. sp., ed Av. Gea d' Orb. sono comuni<br />

al piano <strong>di</strong> S. Cassiano e a quello <strong>di</strong> Raibl ; Lox. arctecostata<br />

Miinst. sp. e Proni, subnodosa Miinst. sp. son conosciute solo ne-<br />

gli strati <strong>di</strong> S. Cassiano ; Leda percaudata Giimb. e Card, rhaeti-<br />

cuni Mér. sono del rético e deli' ettangiano. Da ciò conclude 1' A.<br />

che lo schisto in esame sia da riferire agli strati <strong>di</strong> Raibl, intesi<br />

però « sensu lato ».<br />

Dopo interessanti considerazioni sugli altri terreni triasici del-<br />

l' Italia meri<strong>di</strong>onale, suU' età delle rocce eruttive e dei gessi della<br />

Punta delle Pi^.tre Nere, 1' A. passa a far cenno delle ipotesi rela-<br />

tive all' origine <strong>di</strong> questo scoglio. Non crede che lo si possa rite-<br />

nere come r avanzo <strong>di</strong> una terra più vasta, facente parte <strong>di</strong> quelr<br />

antico sistema orografico, parallelo all'Appennino, che il De<br />

Giorgi ha in<strong>di</strong>cato col nome <strong>di</strong> « Gruppo apulo-garganico » e<br />

Fischer con quello <strong>di</strong> « adriatisches Appenninen-Vorland »; e<br />

nemmeno accetta l' idea della sua connessione, in epoca relativamente<br />

non antica, con una terraferma estesa fino a Lissa. Più semplice<br />

e più verosimile sarebbe il supporre che rappresenti un lembo<br />

<strong>di</strong> un se<strong>di</strong>mento triasico più esteso, formante un dorso a poca<br />

profon<strong>di</strong>tà e fatto emergere parzialmente dalla eruzione dei lam-<br />

profiri e dal lento sollevarsi <strong>di</strong> quell' area. « Ma noi non inten-<br />

<strong>di</strong>amo, scrive l' A., tenerci nel campo delle ipotesi, e non insi-<br />

stiamo più oltre suir origine della Punta delle Pietre Nere, con la<br />

speranza che altre osservazioni possano meglio chiarire la que-<br />

stione. »<br />

Nella seconda parte del suo lavoro, l' A.' illustra minutamente<br />

i molluschi raccolti nello schisto marnoso. Oltre alle specie già

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