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Rivista italiana di paleontologia e stratigrafia

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g34 RIVISTA ITALIANA<br />

che venne già recensito nella « <strong>Rivista</strong> » e che conteneva i risultati<br />

principali. Ci limiteremo qui pertanto a pochi schiarimenti.<br />

Il lavoro comincia con un capitolo del dott. L. Iwanow, che<br />

tratta dei depositi triasici nella regione dell' Ussuri meri<strong>di</strong>onale.<br />

Quattro territorii soltanto <strong>di</strong> questa regione sono stati finora stu-<br />

<strong>di</strong>ati accuratamente: i° la penisola Amurica <strong>di</strong> Muriawiew colla<br />

sua continuazione <strong>di</strong> sud-ovest, cioè l'isola Ruskij ; 2° la via <strong>di</strong><br />

Strelok, coli' isola Putjatin ;<br />

3° i <strong>di</strong>ntorni della stazione ferroviaria<br />

Rasdolnaja ;<br />

4° il territorio del fiume Ussuri, presso la stazione<br />

Belzowa.<br />

Da quei territorii provengono i cefalopo<strong>di</strong> descritti. Vengono<br />

istituiti due generi nuovi : Ussuria, affine a Thalassoceras Gemm.,<br />

e Pseudosag-eceras , in cui le linee suturali offrono un complesso <strong>di</strong><br />

caratteri che parzialmente convengono ai generi Sageceras , Lon-<br />

gobar<strong>di</strong>tes e Pinacoceras. Escludendo quelle in<strong>di</strong>cate con « sp. ind. »,<br />

le specie nuove descritte sono le seguenti: Dìnarites latiplicatus ,<br />

Danubites n. sp. , D. Nicolai^ Ussuria Schamarae, U. Iiuanojpi,<br />

Monophyllites sichoticus, Proptychites acutisellatiis , Pr. hiemalis,<br />

Pr. otoceratoides , Xenaspis orientalis, Meekcoeras boreale^ M. n.<br />

sp. , M. Varaha, M. septentrionale. E. Bòse.<br />

DoLLo (L.) — Sur la phylogénie des Dipneustes. — Bull. Soc.<br />

Belge Geologie etc. Bruxelles, torn. 9, 1895, Mém. pag. 79-128,<br />

pi. 5-10.<br />

La comparazione dei Dipnoi viventi e fossili, e particolarmente<br />

della loro coda, conduce ad un risultato in apparenza paradossale,<br />

perchè mentre nei Dipteriis., che risalgono al devoniano inferiore,<br />

la coda è chiaramente eterocerca, nei generi meno antichi, Scaùme-<br />

nacia, Phaneropleiiron, Uronemiis, la sua forma va avvicinandosi<br />

successivamente alla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>ficerca delle forme mesozoiche e<br />

viventi. Le forme più antiche sarebbero quin<strong>di</strong> più altamente <strong>di</strong>ffe-<br />

renziate, se si ammette che la coda <strong>di</strong>ficerca dei Dipnoi attuali sia<br />

una con<strong>di</strong>zione primitiva ; e questo impe<strong>di</strong>rebbe <strong>di</strong> far derivare le<br />

forme più recenti dalle più antiche, e costringerebbe a supporre<br />

che queste ultime siano <strong>di</strong>scese da forme ignote a coda <strong>di</strong>ficerca.<br />

Il Dolio non è <strong>di</strong> questo avviso. Egli ritiene che la <strong>di</strong>ficercia<br />

<strong>di</strong> Ceratodus e altri non è primitiva, ma derivata dalla con<strong>di</strong>zione<br />

eterocerca. Ammettendo pure una <strong>di</strong>ficercia primitiva che si osserva<br />

nello sviluppo embrionale dei Pesci, egli crede che tutti i Pesci<br />

<strong>di</strong>ficerchi che si conoscono allo stato vivente e fossile sieno effetti-

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