Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

ao 4 di Francesco car. Gonzaga;
Oue dicono, che cjueU'accortifsimo gentil'huomo, fenza quali fmarfirli
punto,& con uolto grauerifpofe fubito,Ioallora,magnanimo Principe, fcrif
fi come poetala i quali è proprio,nó che lecito il fauoleggiarc,& il fingere.Ora
ragiono come Ambafciatore,ài quali fi difconuicne per tutti modi il mentire,
& mifsimamente quando da Principe finccTÌfsimo,&fanto, com'è il mio, fono
mandati à Principe fìncerifsimo,& fanto rcom'c V.Maeflà. Allora fcrifsi co
me giouene,ora parlo come vecchio. Allora tutto pieno di fdegno,& di pafsio
ne, per ritrouarmi dal Duca Aleffandro genero di V.Maeftà difeacciato dalla
-mia patria,ora libero da ogni pafsione,& pienamente diiingannato,che V.Mac
ftà non comporta niuna ingiultitia . Allora riempito per l'orecchie da alcuni
falli relatori,.ora im formati fsimo per lungo tempoda infinite efpcrienze ch'io
n'ho vcdutey& vdite da mezo rriondo.La qual pronta,& bella rifpofta dicono,
che piaque tanto à quell'animoaltifsimo diCefare,chealzandoli in piede per
andar à-tati ola, gli uofe lietamente la mano fopra la fpalla, & dille, eh e dell'eli-
lio.fuo.da Fiorenza non s'aueua egli da doler punto, poi che auea trouato sì
grande appoggio,, com'era quello del Re Francefco, & cheall'huomo virtuo-
lojOgni luogo e patria. Ma ben s'aueUa egli da doler'ilDuca Aleflandro d'effe
re irato priuo d'vn gentirhuomo così faggio,& di tanto valore, com'egli era .
Et così auendo l'Alamanni , con alcune pochr, & foftantiofe parole, rendute
gratie à AiaMaeftà , fu poi benignifsimamente veduto fempre in tutta quella
Corte r & ottenne quanto voleua à feruigio delfuo Re, & ebbe onoratifsimi
doni,& fi. parti contentifsimo, come faceua ogni perfona buona,& di giudicio
che negociauacon la propria perfona di quelPrincips,alqualc molti fecoli
adictro non han veduto forfè altro limile , non che maggiore ..
Il chctutto,crcdo,cheà i lettori di bell'animo non deurà efTere flato le no*
granfsimo,cheàmeiìa venuto in propolito di ricordare, nel/occadon dell'
linprefa di queflo gran Cardinale.il quale,oltreall'elIèr figliuolo di DonFerrance
Gonzaga, che è flato de' primi, & più fauoriri Capitanicene abbia auuto
in Italia il detto Irnperator Carlo Quinto, oltrealia congiuntion di fangue,,
che per due cugini ha già due volte rinouata con l'Imperiai Cafa D' a v-
$tr i a, oltreall'efferla Cafa Aia Hata fempre £:uoritifsima,.& lì delifsima del
iacro Imperiò^ oltre all'auei'àncoi'eg'i i'Aquila per propria Infegna, ò Ar-
nie della fua Cafa,la tiene poi nuouamente formata co i rami d'olma dat
torno, & col Motto appropriato per particolar fua Imprefa,con
quelle generofe intentioni, che fé ne fon toccate di fopra, &
che può- facilmente da fé ftefìb comprender ciafcuno,ii
qual'abbia vera informatione della gcncile, & be^
nigna natura Aia, & di quella vera bontà, la,
quale inlleme co'fuoi continui ihuhj,.
& con la dottrina,lo fanno grato
& riuerito al módo,più for
fé chealcun'akra natii
rale ò accidentale
dignità,nel
h quel già fi a, ò che pofla riceuerperi'auenire»
FRAN^