Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

t>VCA DI NOCERA; 547
tù,& meriti di eflb Don Tiberio , che appretto qual (i voglia fupremo Principe
lo fa rebbono degno d'ogni notabili fs ima dignità , & grandezza, vi era poi
laftrettezzadelfangue,laferuitù,& la'pàrticolarcbeniuolenzadelPontifìce,.
aggiuntoui la vniùerfale ottima opinione, che, di lui aneiiano tutti i migliori
di quel lucro Collegio, & di tutta Roma , era iVi certiTsimo predicamento,
nonchein fperanza,didouer in breue eflere promofio al Cardinalato. Ilche
perònèalcun'altrorifpetto del mondo, valefie a corrompere vn minimo pun
to,la ereditaria, o naturale, & (labili fs ima fede, che al Reloro, hanno il det-
to Duca j & fratello con tutta la Cafa loro. Tal che fuoito molla dal pontefice
quella guerra, Don Tibcrio,fenza mirar punto a qual Ti voglia grande fpcran
za,ò certezza daccrefcimentoin > dignita,& grandezza, fé ne volò nel Regno t
alfuo padre,che così volfe,con fommo difpiacere del Pontefice,& così,detto
Duca di chi èrimprefa,eflendoilDucafuopadre vecchio,& decrepito inlet
to,andò con due fratelli, cioè DonVgo,& Don Federico, con li quali furono
continuamente a i feruitij del loro Re, fotto il Duca d'Alba Generale in
Italia, feruendo con vraa compagnia di caualli leggieri, con tanto fplendore,
& tal vilorc,quanto deue effer noto,non folamenteal gratifsimo, & magnanimo
Re loro Signore,ma ancora a ciafcun'altro, che per relatione, ò per vi-
fh,abbi auuta vera informatione,&notitia di quella guerra, la quale, a chi fa- ^
namentedifeorre le qualità di que tempi,le forze dei Principi congiurati, gli
tanti alni imporrantifsimi difturbi,in cheallora (ìtrouaua iIReCatolico, le
uane fperanze,& gli uanifsimi ceruelli poteuano fabricare i romori, , & i minacci
di tanti ribeli,iIritrouarfi quel Regno fprouiftifsimo, & tante altre cofe,che
allora poteuano mettere quel Regno in manifeftifsimo pencolo, po-
trà chiaramente far conofeere , quanta foffe la giuftitia , & l'ottima fortuna
del Re Catolico,quanta la foftìcienza del Duca di Alba, & quanta la fede, e'i
valore de i Baroni,di tutta la nobiltà, & ancora di tutto il Popolo.
Il che,tutto mi èjComeneceflariamente venuto in propofitodi ricordare,come
per fondaméto della opinione mia,che quefta Imprefa, forfè da que-
llo Duca Donne Alfonfo leuata per fé, come ancora, per tutta la Cafa fua, iti
quei tempijchefi cominciò,& fi fece la già detta guerra contra il Re Filippo,
da Papa Paolo 1 1 1 f. per nome proprio , & per cognome, li chiama Giouart
Pietro Carrafa,& era Itrettifsimo parente,& partialmenteaffettionato, & fauoreuole
del Duca fuo padre, & fuo, & del detto Don Tiberio fuo Cameriero.Con
la quale Imprefa, egli potefle moftrare,chiaramente,che,qu jntunque
la congiuntane delfangue,è vincolo ftrettifsimo, & importantifsimo,niente
dimeno,di molto maggiore importanza, & valore, deuea elferela fede, che'l
fuo padre, & gli fratelli, & figliuoli, con tutti i fuoi deueanoalReloro, per
giuramento, per continuata iftitutione de' loro maggiori, & per elettione , &
volontà propria . LaqualeJmprefa,sì come di figure & di Motto, ma principalmente
d'intentione è bellifsima , per ogni parte, così deue da ogni onorato
Signore portarfi fempre fcolpita nella memoria a& offeruarfi con tutte le for-
ze, & con tutto l'animo «
Xx i AL BER-