Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

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lèfenx*alcun dubbio intende la fermezza, & la caftità,(ì foflè vfatà per l'adldS
tro,ma à tempi fuoi non sVfaffe più, quafi che in quel tempo tante gran Sh
gnore,& tante onoratifsime Donne, ch'eran'al mondo, foflTer tutte puttane
o infami. Del quale fuo grauifsimo errore pare, ch'egli aueflfe pur qualche
rimordimento infefteflo,& che lo voleffe correggier'alquanto nel feguenté
Capitolo,che in titolò della Morte,quando dhTe :
La bella Donna,e le compagne elette,
Tornando da la nobile vittoria
Invn bel drappelletto iuan riftrettc.
Poche eran,percne rara è vera gloria.
Ma ciafeuna per fé parea ben degna
di Poema chiarifsimo, e d'iftoria.
Oue fi vede,che temperò alquanto quella bruttìfsima fua fentenza , che
au ea detta au ariti in vniuerfale conrra tutte le Donne, &non difle qui, che
niuna ne foflfe cafta, come con quelle altre fue parole vien'à dire , ma che fofferpoche.Nel
che quantunque egli alquanto fi modificale, non fu però an-
cor quefto fenza qualche error fuo, ancorché lo facefle per più degnificar la
fua Donna.Percioche eflendo la fpetie donnefea tutta in fé ftefla nobile, gen-
tilifsima, virtuofifsima, &diuina,douea egli all'incontro dir più tofto quel-
lo,che ne è con ogni verità, cioè, che poche,& rare,& quafi come moftri fra le
vere donne fieno le non buone,& impudiche. Et tornando al propofito no-'
(Irò deU'efpofitione di quefta Imprefa,mi refta à dire, come le Cerue fono da'
gUScrittori tenute,&defcritte per animali, che ageuolifsimamente s'addo-
mefticjno co gli huomini, & molto più poi quelle , che fono di pelo bianco.
Onde oltre al Ceruo tanto caro àCipariffo, &tanto celebrato nelle fauole,
& oltreà più altri, fi ha quella verifsima iftoria di quella bianchifsima Cerila
di Sertorio,si gran Capitano,la qual'era tanto domeftica,& man fueta , che
quandoeglilachiamauaànome,rintendeua, &andaua dalui , &non altri-*
mente, che s'ella foffe (tata vn'huomo , lo feguitaua per tutto fenz'alcun timor
di gridi,& d'arme dell'efferato lo ro,ò nemico . On de S ertorio per fu a fé
à quei popoli,che quella era Cerua donatagli dalla Dea Diana, per confultar
fi d'ogni fuo importante affare
-E t quefto, che le Cerue bianche fieno più piaceuoli , & più domeftich'y
chel'altre,non ha forfè la Natura fatto fenza mifterio, per moftrare , chela'
purità,& la fincerità confapeuole di fé fteflà, è quafi fempre più libera , & più
ficura,chelamalitia,l'aftutia, &il vitio. Ondefì vedeper lo più nelle vere
Donne,che quelle, le quai più fi fentono lontane, & libere da gli effetti , &
dal penderò del mal fare,& più fonofincere,& pure di coftumt , di vita, & d'
animo,meno fonofchiue,òfcropolofe,ò timide,& fuperftitiofe,ferigne, 8c
ritrofe nel conuerfare.Et in quefta particolarità è fondata forfè quefta Impre
fa. Percioche efTendo quella Signora reftata vedoua molto giouene , non folo
doppola morte del marito,ma ancora mentr' egli viuea, per la lunga prigio-
nia,che egli ebbe,& hi finì dentro,le è conuenuto auer cura della cafa,delle ro
be,de figliuoli,procurar per Ialiberation del marito con tanta caldezza,quan
to mai altra illuftre,& onorata conforte,ò madre,ò forella , ò figliuola abbia
fatto per marito,figliuolo, ò fratello fuo.Leè conuenuto parimente cóuerfar
i Mm i sene-
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