Le imprese illustri del S.or Ieronimo Ruscelli.

ALFONSO BECCARIA'.' 7
fetltìÌV«0> & onorato Caualiere, di che rendono chiaro teftimonio mol-
ti difcorfi, molti epigrammi, fonetti, madrigali, Se altri vari; giù ditiofì , Se
dotti componimenti, che fono vfeiti dalla felicità del fuo nobilisfìmo ingegno
, il quale conformemente adoprandolo nelle ciuili conuerfationi , gli è
©ccorfo benfpeflò, di cofe molto importanti, trattar condiuerfi Princi-
raccordeuol fadisfat-
pi , appreflò i quali fempre è reflato con integra ,. &
tione, & in pamcolareneirAccademia degli Affidati in Pauia , della quale
quefto Signore è flato vno deprimi fondatori , & foftentatori , pigliando
ìemprela protettione dé'virtuofì, & de gli animi nobili. Balle quali operàtioni
conofeendo egli il gran flutto, Se beneficio di gloria , che ne può
partorire a coloro che , Se per propria inclinatione , & per ordinario indulto
fimo à ciò fottopofti, credo * che già molti anni lo induceflero à Ie-
ttare la prefente Imprela del Cauallo Pegafeo , che co'l piede percuote la
tèrra, perfarnafeere il Fonte Ippocrene, facratoalleMufe, & detto Cabalano
, co'l motto , Emercit. volendo quafì dire v che egli con il
lungo calpeflare, cioè con la continua fatica, Se operationi virtuofe , fpcri
far fcatorireun Fonte di lodi , & di gloria , Seà fé frettò , & alla pro-
pria patria fua, & chef! come il Cauallo Pegafeo è affunto in Cielo fra le
flelle, doppo i'auer fatto nafeer detto Fonte , cofi egli dalle eroiche attie-
ni fue attende il premio, e'1 guiderdone dal Cielo . Se vogliamo poi pifliar
queft'Imprefa in penfiero amorofo, fi potria forfè dire, che quefto
ignore aueflèper fua cattiua forte collocato l'amor fuo in Donna bella,
Se nobile fi, ma forfè forda, & ingrata , & che egli, però con la continua
fua feruitù , & con la fua fede & lealtà , tenefle battuto nella pietra , & nella
durezza del corecli eflà fua Donna ; & però con la parola Emerget.
gli volefle dire apertamente , che egli era rifolutishmo , con la continua
fatica della dcuotione, fede, & feruitù, ritrouar l'acqua criftallina, & pu-
ra della gratia, Se benignità di lei, con la quale bagnando, & rinfrefeando
i fuoi {piriti fianchi, & afrlitti,fperaua godere appunto un celefte , & ono-
rato premio di tanto amore-, & quefto non è totalmente fuori di credenza,
poi che,
\Amor m cuor gentil ratto ftponeì
maggiormente effondo quefto gentilhuomo della famìglia Beccaria!
rtobilisfìma,&antichisfìma, la quale ebbe origine da Caro , & Numeriano
padre & figliuolo Imperatori Romani, per mezo di Beccano figliuolo di Nu-
meriano , che militò fotto il Magno Coftantino , & per auer fatto tredici
portò per arme di cafa fua tredici monti Sanguigni,
volte flrage de'nemici ,
& il Campo d'oro in fcambio dello feudo dorato dedicato agli Imperatori
fuoi antenati dal Senato Romano in Campidoglio. Da Beccario3 che fu Prefetto
del medefimoCoflantinone'confini della Gallia Cifalpina , deriuorno
VicheriOj&Beccarino fuoi figliuoli, il primo de'quali diede principio alla fa-
miglia Beccaria di Germania, ilfecondoalla d'Italia; quefto ebbe un figliuolo
chiamato Beccàredo , che poi che dalla continuatione de nomi di Caro,La-
rino , Beccano, Beccarino, & Beccardo, ne nacque il cognome , B e c c a r i a,
della qual famiglia nel progrefTo del tempo, (Se fempre con onoratisfimo,& fé
gnalatisfimo teftimonio delle proprie virtù , Si valore ) fono riufeiti Capitani
di guerra